Trattamenti - Parte 10
Data: 09/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: SilverShine, Fonte: RaccontiMilu
==Cap 10== =Lui Il giorno succiessivo fu un disastro. Lei non era abituata al plug e chiedeva ogni momento di andare in bagno. Io d'altra parte ero libero, e benchè mi sforzassi di fingere, non riuscivo a convincere la Padrona a lasciarci andare. La mia povera compagna lasciava quindi gocciolare dolorose perle di urina dall'anello che le stringeva vagina e uretra, gemendo per gli stimoli contrastanti di corpo e del plug che aveva nel culo. Quando, finalmente, nel tardo pomeriggio ci portò in bagno mi diede l'ordine di liberarla. Mi inginocchiai davanti a lei, in piedi a gambe larghe. Togliendole la pinzetta che stringeva il clitoride notai subito il rossore su tutta la fighetta. Rimossi la C di metallo che la stringeva e venni subito investito da una cascata di piscio, che mi inondò la faccia e dilagò sul pavimento. La Padrona scoppiò a ridere esortandomi a continuare. La ragazza aveva un aria dispiaciuta, ma di inequivocabile sollievo. Chissà perchè questo mi confortò molto. Rimossi anche il plug, ma questa volta avevo preparato un secchio, nel quale lei si scaricò. Poi la Padrona si fece avanti, andando a esaminare la fighetta della ragazza. -Hmmm, deve bruciarti parecchio. E anche il culetto si è tutto arrossato.- disse sondandola con un dito. -Per oggi hai preso la tua parte. Stasera ci facciamo belle!- Nessuno dei due aveva capito bene cosa volesse dire, e ne eravamo piuttosto preoccupati. Più tardi portò la mia compagna in camera e mi chiuse fuori. Non potei fare a ...
... meno di spiare dalla serratura. =Lei Mi aveva portata in camera, non sapevo che intenzioni avesse e ero terrorizzata. Per fortuna mi aveva lasciato senza catene e la mia figa poteva riprendersi un attimo. Mi aveva studiata un attimo, soppesandomi i seni e misurando la mia altezza. Poi aveva tirato fuoi da un armadio un babydoll largo e quasi invisibile e me lo aveva fatto indossare insieme a reggiseno push-up. Aveva dei rinforzi in ferro sui capezzoli e una catenella che li collegava. Era abbinato a degli slip con una piccola placca di metallo sul clitoride, dalla quale pendevano diverse sottilissime catenelle ornamentali. Passò poi a sistemarmi i capelli, fissandoli dietro alle orecchie con due piccole treccine orizzontali. Davanti una ciocca di capelli liberi velava parte dell'occhio destro e della guancia. Era passata quindi al trucco, scurendomi con l'ombretto viola gli occhi e passando un po' di rosso sugli zigomi. Un rossetto corposo aveva terminato l'opera. Mi specchiai come ragazza introversa, dal seno piccolo, che arrossiva se qualcuno le ricambiava lo sguardo. Le fece il verso una splendida figura velata di pizzo violetto, avvolta in intimo leggero, innocente, ma con quelle piccole borchie inanellate che rendevano tutto sexy. La cascata di capelli mori incorniciava gli occhietti celesti, timidi, nascosti dietro a quel ciuffetto ribelle. Ma non erano solo timidi, erano un invito, uno spiare dietro a quel viola che richiamava la seta leggera sul suo corpo. Il seno ...