Trattamenti - Parte 10
Data: 09/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: SilverShine, Fonte: RaccontiMilu
... invitante spinto verso alto come due semisfere che richiamavano il culetto perfetto, i fianchi sinuosi ammantati nel fumoso vestitino. Una bimba. Ecco cos'era, una bimba vogliosa e invitante. =Lui Dal buco della serratura non si vedeva molto. Un paio di volte lei era passata davanti con degli splendidi slip che coprivano, ma non nascondevano il culetto. Quanto lo desideravo! Quant'è che non vengo? Da quando la padrona mi ha preso. E ora l'avevo duro. E la mano scendeva, anche se toccarmi avrebbe significato una punizione peggiore che mai. Stanno uscendo! Via! Meglio fingere di riposare ai piedi del divano. Qualche tempo dopo venni chiamato in camera dalla Padrona. Come entrai, un angelo apparve nella sala. Non c'era qualcosa che si potesse notare, apprezzare al di fuori del tutto. Due occhi di perla mi fissavano, in mezzo a una nuvola di forme perfette ovattate di viola. Ero fermo, imbambolato, non ero eccitato, perchè non si poteva abbassare quell'angelo vestito da succube a qualcosa di semplicemente sexy. Visto come ero rimasto, fece il gesto più femminile che possa esistere, piegò leggermente la testa, come a nascondere timidamente un arrossamento, ma le sue guance rimasero di quel dolce rosa, coperte dalla ciocca che era andata a nascondere un occhio... e ciò mi fece battere il cuore come mai... =Lei Mi aveva fatta distendere su un letto rotondo ricoperto da petali di rosa. Ero terrorizzata, quella donna mi aveva truccata e vestita in modo così provocante, e adesso chissà ...
... cosa mi aspettava. Mi aveva detto di accavallare le gambe lasciando scivolare giù il pizzo viola, in modo da scoprire le mie natiche, una mano appoggiata sinuosa sul petto e le labbra leggermente dischiuse. Mi sentivo a disagio. Una ragazza impacciata, ecco quello che ero, un patetico tentativo di sensualità. La porta si aprì e dietro con c'era il mio compagno… doveva essere dolce, sensibile, o almeno questa era quello che pensavo di lui. Era ancora a gattoni e potei osservare la sua schiena perfetta: dalle spalle larghe al lieve accenno della spina dorsale, baciata dal colore ambrato della sua pelle. Quando mi vide rimase sbalordito, gli occhi smeraldi mi stavano esaminando… anzi, mi stavano adorando! Percorreva il mio corpo con sguardo delicato, soffermandosi sulle forme morbide delle natiche risaltate dal tanga e dal pizzo viola scostato. Più sù, i seni candidi venivano travolti dal desiderio dei suoi occhi, per poi finire ad adorare il mio viso. E incrociare il suo sguardo fu per me una pugnalata nello stomaco. Mi aveva fatta mettere in posa, con una gamba piegata sul letto ero rivolta a tre quarti verso la porta, una mano sollevata a poggiare morbida sul petto. Quando entrò e rimase li a fissarmi mi sentii imbarazzata, ma credo che il trucco abbia nascosto il rossore. Sentii il cuore battere forte nel petto. Quando qualcuno mi aveva mai apprezzato tanto? -Teneri! Sù, lasciatevi andare...- disse la Padrona con un gesto d’incoraggiamento. A quel punto il ragazzo si eresse ...