Trattamenti - Parte 10
Data: 09/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: SilverShine, Fonte: RaccontiMilu
... in tutta la sua imponenza e mi raggiunse sul letto. Il suo odore mi travolse come uno schiaffo in pieno viso. Il suo torace aperto e muscoloso mi avvolse in un abbraccio e in quel momento sentii il mio cuore battere come mai aveva fatto. Gli poggiai le mie mani sulla schiena e lo strinsi forte a me… avrei voluto che quell’istante non finisse mai. Quando le sue labbra cercarono lei mie, decisi di offrirgli tutta me stessa, di essere sua, di lasciare il mio corpo e la mia mente all’uomo che mi stava venerando. La gola mi ardeva, sentivo qualcosa nello stomaco bruciare... =Lui Non posso credere che possa posare le mie labbra sulle sue, morbide, rosse come la passione, voraci e affamate... potrei morire per questo, essere fulminato dopo aver trovato il suo desiderio... =Lei ... di scatto spinsi la sua schiena lateralmente e mi sedetti sopra di lui a gambe aperte. Abbasso gli slip, cercando il suo uccello... Ma lui si interrompe. E' la Padrona, che sta inserendo qualcosa sopra il suo cazzo. Un rivestimento rigido di plastica, e lo fissa con una cintura... -Continuate- sussurra. Iniziai a cavalcarlo, prima lentamente, un po’ per il dolore della prima volta, un po’ per sentire il suo cazzo in tutta la sua grandezza dentro di me; e poi continuai veloce, sempre più forte, con colpi secchi, violenti…volevo averlo, volevo che fosse tutto mio, possederlo come non avevo mai posseduto nessuno e come mai nessuno mi aveva posseduta. =Lui Non so cosa mi abbia messo, ma desidero continuare, ...
... cercare insieme l'orgasmo. La trovo, bagnata, pronta, mi faccio strada, poco a poco. Lei è stretta... vergine? Ma capisco, ora, cosa mi ha messo. Non sento assolutamente niente, come infilare un dito tra due cuscini. Ma sento la sua bocca... e le mostrerò il mio desiderio, la farò godere come lei mi ha mostrato la sua bellezza. =Lei La Padrona non aveva ancora profanato la mia patatina. Ero rimasta vergine come quando ero arrivata. E ora è stato lui a farlo. Sono felice. Lui si arresta un attimo appena entrato, ma poi prosegue. Si muove, mentre ci baciamo, cerchiamo i nostri colli, mi succhia i capezzoli, turgidi, sensibili. Lo stringo al petto, le braccia intorno al collo mentre mi fa venire, con un respiro che mi sconquassa il petto. Rallenta, ma non si ferma. Gira sulla schiena, portando me sopra. Mi alzo, cavalcandolo, inarcando la schiena all'indietro. Ancora, lui mi accompagna, mi cerca gli occhi. Poi mi giro, mi siedo sopra la sua verga (ancora dura! Merito del supporto?), volgendogli le spalle. E continuo la cavalcata, abbassandomi poi verso i suoi piedi, sentendo le sue mani sul culo. Sento che arriva di nuovo l'orgasmo, mi butto indietro, spalanco le gambe, mentre lui mi cinge il petto baciandomi il collo. Poi mi sdraio sul fianco, sfinita, appagata. =Lui Come ho fatto a trovare tanta forza? Siamo andati avanti tantissimo, e sono rimasto lucido, volevo darle il massimo. Ora le vedo un sorriso sulla faccia, non l'ho mai vista sorridere... E lo sento ancora duro, dentro ...