1. L'amico (non più) infortunato


    Data: 10/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    Suona il campanello, vado ad aprire. “Toh, chi si rivede!”. Il mio tono è abbastanza freddo e distaccato, ma vorrei ben vedere!
    
    Quattro giorni fa ho accompagnato Gianluca in ospedale, è passato un mese ed era ora di togliere i gessi. Davvero una liberazione per lui! Io però egoisticamente non ero così contento, perché ciò avrebbe voluto dire niente più docce e niente più scopate. Insomma, ritorno alla normalità. I miei timori hanno avuto conferma, infatti da quel giorno il caro Gianluca non s’è più fatto né vedere, né sentire… Bel comportamento! Sono abbastanza incazzato, dopo tutto quello che ho fatto per lui! Intendiamoci, non che voglia rinfacciare alcunché, quel che ho fatto l’ho fatto ben volentieri ed ho avuto il mio tornaconto, ma sparire così di punto in bianco quando non ha più bisogno di me, proprio non me lo sarei aspettato da lui. Oltretutto nel corso di questo mese i miei sentimenti nei suoi confronti sono cambiati: purtroppo credo di provare per lui ben più di una semplice amicizia, ed è un guaio perché so che non c’è trippa per gatti. Nelle ultime settimane abbiamo continuato a fare sesso, almeno 3-4 volte a settimana, con grande godimento da parte di entrambi, anche se praticare sempre quella stessa posizione ha reso meno intrigante la situazione. E il fatto che negli ultimi 4 giorni che sono andato a fargli la doccia Gianluca non abbia mai tentato alcun approccio, purtroppo ha confermato la mia convinzione che lui non fosse assolutamente coinvolto e che ...
    ... per lui io abbia rappresentato solo un buco in cui sfogare i suoi istinti. Del resto poteva resistere gli ultimi 4 giorni, per poi andare a cercarsi una fighetta ansiosa di farsi sbattere…
    
    E ora eccolo che riappare…
    
    “Scusa Ste, perdonami!!!”. Sembra realmente dispiaciuto. “Chissà che avrai pensato di me, che sono un opportunista e che mi sono dimenticato di te non appena non ho avuto più bisogno!”.
    
    Lo guardo dritto negli occhi ma non rispondo. “Il fatto è che sono rientrato al lavoro, non hai idea degli arretrati che ho da recuperare! Un mio collega ha tamponato la mia assenza solo per le urgenze, ma tutto il resto me lo devo sbrigare io. In questi giorni mi sono fatto 12 ore al giorno al lavoro, è per questo che sono sparito! Ti chiedo davvero scusa e per farmi perdonare vorrei chiederti se domani sera per cena sei libero, vorrei invitarti a casa mia”.
    
    Che cretino che sono, mi lascio abbindolare in un attimo. La mia incazzatura svanisce all’istante. Gli sorrido e dico: “Beh, in effetti sono rimasto sorpreso dal tuo comportamento, ma capisco. E domani sono libero, quindi accetto volentieri il tuo invito!”. Sembrava non dovessi più rivolgergli la parola e invece è bastato che mi chiedesse scusa in modo così accorato ed è come se non fosse mai successo nulla!
    
    E’ arrivato il momento, viene ad aprirmi la porta con un sorriso da togliere il fiato. “Benvenuto! Stasera ho fatto io qualcosa per te!”. Il soggiorno è pervaso da un ottimo profumo di cibo. “Da buon romano ti ...
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