1. L'amico (non più) infortunato


    Data: 10/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay

    ... per molto ancora però!”. Si fionda col viso sul mio buco e comincia a leccare di buona lena. Sono pervaso da brividi di piacere, ho la pelle d’oca. Sto in silenzio a godermi il trattamento, almeno fino a quando punta la lingua e penetra leggermente. Mi lascio andare ad un gemito liberatorio e questo lo induce ad aumentare il ritmo. Comincio a godere e perdo ogni contegno: “Sì Gianlu, leccami il buco del culo, fammi godere! Preparami, dopo mi dai il tuo cazzone, vero? Dimmi che me lo dai, ti prego!”. “Certo che te lo do, e vedrai come te lo do!!!”. Sostituisce la lingua con un dito, che comincia a roteare all’interno del mio culo. Mugolo sempre più forte e capisce che voglio ben altro. Si insaliva il cazzo e lo avvicina al mio buco: “Gianlu, il preservativo?”. “No, non ce n’è bisogno, voglio scoparti così!”. Essendo il buco già lubrificato, mi entra praticamente tutto in un unico affondo. “Ahhhh! Cazzo, porca puttana! M’hai fatto un po’ male!”. “Scusa Ste, ma avevo tanta voglia di sfondarti!”. Mi afferra per i fianchi e comincia a muoversi sempre più velocemente. Finalmente posso fare il passivo nel vero senso della parola e godermi i suoi colpi. “Così, bravissimo Gianlu, scopami! Prendimi da sopra, da sopra!!”. Esce, si alza in piedi e poi si riabbassa senza rimettersi in ginocchio, in modo da trovarsi leggermente più in alto di me. Lo rimette dentro fino alla radice, ora la penetrazione è veramente profonda. Lancio un piccolo urlo ma lo incito a muoversi più forte. “Sì ...
    ... così, fammi sentire anche le palle!”. Va avanti per qualche minuto, poi esce, mi allarga le chiappe ed esprime la sua soddisfazione: “Wow, che bel buco largo che hai adesso, bello sfondato!”. Mi mette a pancia sopra e mi avvicina le ginocchia al petto, poi si punta con i piedi sul materasso e si abbassa. Mi penetra di nuovo e questa volta le sensazioni che provo sono leggermente diverse, più accentuate: molto probabilmente va a stimolarmi la prostata, perché comincio a perdere sborra senza toccarmi. Ad un tratto si ferma e mi dice: “Preparati che ora ci si diverte!”. E parte a scoparmi in maniera selvaggia, i suoi affondi sono potenti e veloci. Io godo come una vacca, non solo fisicamente ma anche psicologicamente perché mi sento finalmente posseduto. Sono in sua balia e non posso far altro che subire i suoi colpi. Comincio a gemere, non preoccupandomi neanche che qualcuno mi possa sentire. Ormai il mio pensiero è soltanto godere di quel mattarello che mi sfonda l’intestino. Ora capisco le tipe che Gianluca si portava a letto e riconosco i colpi che riservava loro. Il ragazzo indubbiamente ci sa fare, sa come far godere. Di tanto in tanto rallenta, esce quasi del tutto per poi rientrare violentemente strappandomi urli quasi animaleschi.
    
    Ad un certo punto capisco che vuole venire, perché comincia a scoparmi con un ritmo che mai avevo provato in vita mia. Comincio a godere tanto intensamente che non trovo più neanche il modo di esprimere il mio piacere e ad un certo punto senza ...