1. La piazzola dei guardoni


    Data: 11/10/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Farfallapazza, Fonte: EroticiRacconti

    ... partimmo per la nostra adorabile destinazione. In macchina la conversazione si fece subito vivace; era un bel po' che non tornava a casa, così avevamo un sacco di cose da raccontarci. Il nostro viaggio durò quasi un oretta che volò senza che nemmeno ce ne accorgessimo. Dai finestrini, poi, la natura illuminata dai raggi del tramonto effondeva nell’aria un’aura di gioia e felicità che non potevano non anticipare una serata con i fiocchi. Fu così che alle otto e cinque arrivammo al ristorante. Non c’ero mai stata, ma solo a vederlo sembrava un locale incantevole. Il cameriere ci accolse aprendoci la porta e una volta pronunciato il nome del mio accompagnatore, il padrone arrivò ad abbracciarlo e ad accompagnarci nel tavolo che ci avevano riservato sulla terrazza. Il ristoratore aveva l’aspetto che si addice a un bravo cuoco: grasso come un bue, baffi folti e occhietti vispi. Era molto gentile, ma anche molto signorile: era il padrone della baracca e ci teneva a far vedere all’amico tutta la sua attività. Quando ci lasciò soli mi voltai verso Marcello: - Hey, ma sei proprio un uomo illustre! Guarda come t’ha trattato!... - Figurati, è che sono un buon cliente. Non sai quanti soldi gli ho già lasciato! – sorrise - Già… scommetto che le porti qua le tue ragazze! Sbaglio? – chiesi maliziosamente Lui mi fissò intensamente, con il suo sguardo magnetico: - Solo quelle che mi interessano per davvero! La risposta mi fece arrossire. Sempre lo stesso, non era cambiato! Con eleganza ...
    ... Marcello cambiò discorso e ritornammo a parlare del più e del meno. Io mi alzai dalla tavola e mi recai ad ammirare il paesaggio. Il sole arancione illuminava il mio viso. Il mio compagno si avvicinò a me, abbracciandomi da dietro e premendo il suo corpo contro il mio. Nell’aria calda delle serate estive potevo percepire le ottime vibrazioni che i nostri animi emettevano, stimolati da quel contatto fisico. - Ti ricordi quella volta in Turchia? – gli chiesi con un fil di voce per non rovinare l’incantesimo - Certo, io ricordo tutto - Ti ricordi il tramonto dalla nostra terrazza dell’albergo, il sole che si abbassava dietro le guglie e le cupole? - Certo che lo ricordo, cosa sono? 7 anni fa? - Si, sette anni fa, e.. ricordi… - lasciai in sospeso, forse per un’ imprevedibile timidezza - Cosa? Quando facemmo l’amore sulla terrazza? – mi chiese lui, sussurrando nelle mie orecchie - Si - Come potrei dimenticarmelo, credo sia una delle esperienze più eccitanti della mia vita! E credo lo sia stata anche per quella gente che ci stava a guardare, non credi?.... Non ebbi il tempo di rispondere perché la cameriera era arrivata con i primi antipasti. Marcello si mise a parlare un po' anche con lei, sembravano ottimi amici, e notavo che lei era piuttosto fredda nei miei confronti. Quando si allontanò gli chiesi: - Hey, ma non ti sarai scopato anche lei? - Come? – sbottò lui, preso di sorpresa - Dai che l’ho capito – gli sorrisi io – cazzo, dovevi vedere come mi guardava, non te ne sei accorto? ...
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