1. La piazzola dei guardoni


    Data: 11/10/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Farfallapazza, Fonte: EroticiRacconti

    ... scorrere all’interno. Il mio gusto era sempre lo stesso, ma assaporarlo dalle sue dita, come gli piaceva fare un tempo.. quanti ricordi in quella frazione di secondo, e quante aspettative per la notte che avevamo davanti! Ad interrompere la scena fu l’arrivo della cameriera che con un sorriso beffardo mi chiese se volevamo il caffé. - Certo – rispose il mio uomo – due – e la stronzetta se ne and� da dove era venuta, visibilmente infastidita. - Com’è a letto quella troia? – gli chiesi con la voce stentorea (ma non ero così ubriaca come volevo fargli credere) - E' una troietta, un po' come lo eri tu alla sua età, solo senza la tua eleganza. La risposta, sebbene un poco offensiva, mi piacque molto. Sapere che lo affascinavo ancora dopo tutto quel tempo mi faceva davvero piacere. - Si? E dimmi – lo stuzzicai – fa tutto quello che ti facevo io? - Cosa? Non ricordo… - mi rispose astutamente lui con un ghigno sorridente - Non ricordi? Bè… Volevo sapere se… te lo sa succhiare come facevo io… o se… il suo buco del culo è stretto e accogliente come il mio… capito? – lo sfidai con una voce che, a dispetto dell’argomento, era un po' troppo forte - Bè – mi fece lui sottovoce – certo che no, ma… mica si può avere tutto dalla vita - Perché no? – chiesi io maliziosamente, mentre la cameriera tornava con il caffé Bevemmo il caffé in silenzio, studiandoci. Infine fu lui a ricominciare: - Prima parlavamo di Istanbul. Dimmi un po'… sei sempre la solita esibizionista? - In che senso? – la ...
    ... conversazione si stava facendo interessante - Nel senso… se ti portassi in un posto… e la gente ti guardasse… ti andrebbe? - In che senso? Spiegati meglio - Si, se andassimo in un posto qua vicino… in macchina… e… fuori dalla macchina ci fosse qualcuno… - Guardoni? – proruppi io - Si, esatto… Che ne dici? - Perché no… I suoi occhi brillarono a questa mia risposta. La cosa sembrava eccitante, non c’è che dire. Marcello chiese immediatamente il conto, ci alzammo dal tavolo e elegantemente pagò la cena (piuttosto salata). Dopotutto era stato così carino… non potevo non ricambiare in qualche modo! Inoltre il vino aveva la sua parte nella mia adesione alla sua proposta: non che non avrei accettato senz’altro la sua offerta, ma mi sarei magari fatta un po' più desiderare… Saliti in macchina percorremmo una strada piuttosto arzigogolata su per quelle fantastiche colline. Durante quel tragitto quasi non aprimmo bocca, pensierosi entrambi, ma in quel silenzio per nulla imbarazzante che possono vivere solo due anime affini. Finalmente, dopo un quarto d’ora: - Siam quasi arrivati – e così dicendo, da uno spiazzo sul ciglio della strada, imboccò una stradina sterrata, immersa nel fitto degli alberi. La macchina avanzava in prima, sfregando contro le frasche e i rami: - Hey, dove mi stai portando? – gli chiesi ad un tratto, dato che non riuscivo davvero a capire - Tranquilla, non ti preoccupare – mi rispose con calma, appoggiandomi una mano sulle cosce – L’ho scoperto tramite un’amica, molto ...
«1...345...12»