1. La piazzola dei guardoni


    Data: 11/10/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Farfallapazza

    ... lingua e le sue favolose labbra nel mio fiore carnoso. La sua lingua si muoveva sinuosa, scostando labbra e clitoride, le titillava, me le succhiava e mordicchiava, poi affondava la lingua appuntita nella figa, per penetrarmi fin dove riusciva. Con le mani mi teneva aperte le chiappe, affondando le dita nella carne molle e sudata. Scese poi verso il basso, alzandomi ancora lievemente. Ora il centro delle sue attenzioni era il buco del culo… iniziò a leccarlo come un disperato, vi insinuava la lingua, ma con meno successo ora… allora provò a entrarci dentro con le dita… Prima una, forse l’indice… dentro, fuori… poi ancora dentro, sta volta in fondo… Lo sentivo muoversi in quella guaina stretta, divincolarsi… Poi la sfilò, me la porse alle labbra e io, incurante di ciò che aveva appena esplorato, me la infilai in bocca, succhiandola, inondandogliela di saliva. Poi anche un secondo dito, il medio, e dopo questa perfetta lubrificazione, eccole entrambe premere alla mia entrata posteriore… spingere, farsi largo in quella muscolatura poco elastica, ma ormai abbastanza slabbrata da aprirsi dopo pochi slanci! Mmmmmmmmmmmm mi scappò un gemito di dolore… Ma lui sapeva che si trattava di godimento, perciò continuò imperterrito. Due dita nel culo son due dita, e poi le sue non son bastoncini… due tronchi che mi squassavano, mentre con la lingua era ripiombato sulla mia vulva bollente e liquida. Io in quei momenti ero distesa, divincolante sul sedile del passeggero, ma pur nella ...
    ... passione non potevo trattenermi dal fissare quei due sconosciuti che quasi coricati sul parabrezza spiavano le nostre evoluzioni. Uno dei due dovette accorgersi del mio sguardo, perché lo vidi abbassarsi i pantaloni, mettere in mostra eun cazzo notevole e durissimo e iniziare a scappellarsi guardandomi fisso negli occhi. L’altro doveva essere più timido, non sapeva che fare, ma dopo un po' si decise anche lui: ora due cazzi venivano smanettati in nostro onore, davanti ai nostri sguardi spossati… Chi l’avrebbe mai immaginato a inizio serata. Che porco Marcello! Lui questa esperienza doveva già averla vissuta! Con quella troietta per giunta! Questa idea, l’immagine di loro due al nostro posto… mi fece impazzire di gelosia! Dovevo superarla, fare tutto quello che lei doveva non essere stata capace! - Scopami Marcello, scopami, ti prego – urlai di colpo Anche Marcello dovette essere sorpreso perché emerse di colpo dal mio pube, le labbra ricoperte di latte gelatinoso e viscido, le due dita ancora saldamente ancorate del mio intestino. Le sfilò velocemente, troppo forse, provocandomi una fitta allo sfintere e strappandomi un gemito - Si, fammi male si! – gli sbraitai in faccia Marcello nel mentre armeggiava con il sedile. Lo portò in dietro e lo reclinò quasi fino in fondo. Ora i due sedili formavano una specie di letto. Poi si spostò dalla mia parte, io lo feci passare e subito alzai le gambe divaricate, i piedi contro il parabrezza. Prima di entrare dentro di me lasciò per un minuto ...
«12...789...12»