1. La piazzola dei guardoni


    Data: 11/10/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Farfallapazza

    ... buono che i due porci mi ammirassero la figa spalancata, smanettandomela bruscamente con le dita, poi finalmente si fece sopra di me, puntò la cappella contro l’entrata e lentamente mi entrò in grembo. Ahhhhhhh finalmente! La mia figa era bollente, mi bruciava tanto desideravo quella penetrazione. Proprio per questo mi bastò un minuto scarso di su e giù vigoroso per portarmi all’orgasmo. Booom! Ahhhhhhh che godimento! Mi era bastato quel minimo sfregamento con il collo della vagina… qualche colpo deciso… il suono dei suoi coglioni che sbattevano contro il mio sedere… Venni urlando a squarciagola, come una ragazzina, come piace a me. Distrutta da tanto piacere finalmente ricaddi su me stessa e, generosamente Marcello si fermò, così da lasciarmi una attimo di tregua. Da quanto avevo bisogno di una scopata del genere!?! Era una vita che non godevo così! Solo allora, con la mente piena di quei pensieri, mi ricordai di quei due. Spostai il capo lateralmente; erano ancora li che si smanettavano, il cazzo sempre in tiro, le cappelle lucide illuminate dalla luna. Marcello invece fissava i miei occhi: - Sei sempre una bomba - Sei sempre il migliore – risposi, ed era vero – Che ne dici però… di farli godere per bene? - Mmmmm… interessante…. E… cosa intendi fare?... – mi chiese incuriosito - Sta a guardare Lo scostai da me, e lo feci sedere sul suo sedile. Io allora mi riposizionai con le gambe aperte, i piedi sul parabrezza e con le dita incominciai a fare tutte le porcherie ...
    ... immaginabili. Me le leccavo, di entrambe le mani, poi mi strusciavo la vulva, mi penetravo la figa che colava ancora una marea di umori… Quando eran ricoperte della mia crema scesi verso il basso. Il buchino era ancora slabbrato da prima, ma s’era nuovamente ristretto… pian piano però riuscii a forzarlo, a entrarci dentro…. Iniziai a scoparmi il culo con le mie stesse dita… entravano, uscivano, poi di nuovo dentro, fino in fondo… man mano aggiungevo dita… Ma soprattutto, facevo tutto questo fissandoli negli occhi. Con la mano destra, poi, segavo Marcello che a quella vista s’era piuttosto eccitato. Era stupito di quanto fossi diventata porca e questo mi colmava il cuore di gioia. - Dimmi che sono la più troia che hai mai scopato Lui me lo disse, ma non mi bastava - Dillo più forte, che sentano anche loro - Sei tu la più troia, Marta! – sbraitò, mentre io glielo scappellavo con forza, serrando il pugno. Di colpo uno dei due guardoni si avvicinò al finestrino… Un getto di sborra mi schizzò verso il viso, andando a impiastrare il vetro. Si segava come un matto, un nuovo schizzo lattiginoso, un terzo… una marea di sborra bianca colava ora verso il basso…. Quella vista mi fece salire di nuovo l’eccitazione, ma soprattutto la vista degli occhi del tizio: due occhi che avevano appena goduto per me, alla vista di quanto ero troia. - Senti, che ne dici se facciamo godere anche l’altro? – mi chiese allora il mio uomo - Certo… ma… come? – chiesi innocentemente, ma sapevo come voleva terminare - ...
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