1. Recovery mode 1


    Data: 12/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Maks, Fonte: EroticiRacconti

    Il 30 giugno scorso l'ufficio era particolarmente affollato dai molti clienti che, come al solito, avevano atteso l'ultimo giorno utile per regolare le proprie scadenze fiscali. Tra le solite facce scazzate in fila, annoiate e spazientite dal caldo, ad allietare il mio sguardo ecco una ragazza dai capelli lunghi e neri legati all'indietro, leggins neri e canotta bianca con bordi in pizzo su una pelle già perfettamente abbronzata. Da quel momento non riuscii più a concentrarmi sul lavoro e nella speranza che riuscissi a liberarmi in modo da poter servire io quella figa, presi a liquidare i clienti con confuse frasi di circostanza. Ad ogni paio di respiri, rilanciavo un'occhiata sulla fila alla ricerca di quel viso che non riuscivo a riconoscere, complici gli occhiali da sole indossati, ma che mi sembrava già visto. Giunse il suo turno mentre io ero intrappolato dagli inutili commenti di un rompicoglioni che blaterava contro tasse e politici. Dentro me imprecai tutte le divinità, quando notai che la tipa tuttavia non si rivolse agli altri sportelli liberi, ma col cenno di un dito fece intendere di volersi rivolgere a me. Me ne rallegrai, cazzo almeno un diversivo in quel lavoro di merda! e mi convinsi che quindi avevo ragione, probabilmente ci conoscevamo. -Buongiorno, mi dica - accennai un sorriso scherzoso, come a smorzare la seriositá del "lei" forse fuori luogo -Ciao Stefano, come stai? - tolse gli occhiali e si avvicinò bisbigliando - scusa se ti disturbo al lavoro, tuo ...
    ... fratello mi ha dato il tuo cellulare ma non rispondevi e io... ho un problema urgente e l'unico che mi è venuto in mente in grado di aiutarmi sei tu... spero... Riconobbi una vicina di casa dei miei, dove però non abitavo da anni e ora, capitandoci saltuariamente, al massimo salutavo a distanza nel parcheggio condominiale. LEI alta e mora, davvero carina, più grande di me, forse trentacinque anni, con un piccolo piercing sul naso che ne esaltava i lineamenti delicati del viso e uno splendido sorriso, il nome non me lo ricordavo... - da piccolo venivi sempre tu a sistemare i guai che combinavamo al computer, alla tv... così ho pensato che un genio come te sarebbe in grado di salvare i file contenuti nel mio smartphone, penso di aver beccato qualche virus e ho paura che qualcuno possa essere entrato nei miei dati! Quel tono confidenziale e di sincera, quanto sproporzionata, stima mi sorprese. La sfida mi intrigò subito, ma con tutto il casino che avevo da smaltire in ufficio la richiesta mi sembrò fuori luogo, così la indirizzai ad un riparatore non distante. - No, preferirei fossi tu a vederlo e che non ci metta le mani uno sconosciuto, puoi? quando mi richiami? segna il mio numero, ti pagherò ovviamente...- incalzò supplicante, così ci accordammo subito per la sera da me, visto che col cellulare in tilt non avrebbe potuto rispondere. Tornai a casa felice di avere alle spalle quel giorno impegnativo e davanti una serata tutta da scoprire: chissà che razza di foto quella tipa ...
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