1. Recovery mode 1


    Data: 12/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Maks

    ... arrapamento in pura follia: giunto a casa non potevo più trattenermi e andai in bagno con l'intento di farmi una sega sotto la doccia, ma sbirciando dalla finestra del bagno le due amichette ben poco vestite spettegolare sotto il sole ancora pungente mi spinse ad andare a salutarle, ancora mezzo bagnato e avvolto nell'asciugamani, per chiedere a Marta di seguirmi un momento. La trascinai in bagno, la feci accomodare sul water e lasciai cadere l'asciugamani porgendo il mio membro barzotto all'altezza della sue morbide labbra "amore, ho bisogno di sborrare... solo un momento, sarò veloce..." Marta, sicuramente già aizzata dal mio messaggio nel traffico, si stava già dando da fare con la sua solita maestria, solleticandomi il frenulo del prepuzio con la punta della lingua "ti dispiace se dalla finestra sbircio un po' com'è vestita Monica?" alla pronuncia di quella folle richiesta, sorprendentemente Marta reagì intensificando il suo movimento di bocca, evidentemente eccitata dalla maialaggine dell'idea, mentre con lo sguardo mi godevo il corpicino suadente e abbronzato di Monica, pronunciando apprezzamenti volgari sulle capacità orali di mia moglie. Fantasticare su rapporti a tre con Monica o Fabio e commentarsi con allusioni volgari era tipico dei nostri rapporti sessuali, ma stavolta c'era un elemento di realtà, visto che Monica, seppur ignara, era davvero lì. Pochi secondi e avvisai Marta che stavo per sborrarle in faccia come meritava una troia pompinara come lei, così ...
    ... intraprese una veloce e sapiente sega, continuando a sfiorarmi la cappella con la lingua. La inondai di sperma ringraziandola con parole di sincera ammirazione. Marta mi baciò pudicamente le labbra, si diede una pulita sommaria e certamente con qualche traccia del mio seme qua e là tra capelli e petto, tornò a bere dalla bottiglia condivisa con Monica. Io tornai sotto la doccia, spiando la mia ex gustarsi quegli ultimi sorsi di birra, succhiati laddove Marta aveva ripulito le sue labbra dal mio sperma, immaginando che avesse intuito l'accaduto e cercava così di riassaggiare il mio sapore. Intanto suonarono al citofono: "Ste, c'è una tale Sara per te!"; ah Sara, ora ricordavo il suo nome! Mezz'ora prima dell'appuntamento era già lì col suo stupido telefonino in mano. Se non fosse stata così carina certo l'avrei già mandata a fanculo. La sua ansiosa disperazione mi faceva sentire in una posizione di dominio, generando in me un perverso desiderio di divertirmici. Spiego la storia a Marta, mia moglie, che sorridente e gentile ci servì una birra e ci lasció soli in soggiorno. A quanto sapevo Sara, finalmente avevo il suo nome, aveva un figlio grandicello, che spesso scorrazzava goffo davanti casa dei miei, ed era già separata. Cazzo era una figa pazzesca, viso dolce, sorriso luminoso, tette e culo in bella vista in abiti succinti... e il pompino di quella puttana di mia moglie che anziché calmarmi aveva acceso nuove perversioni e fantasie... - scusami, ma questo telefono contiene file ...