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Mai dire "mai più..." (prima parte)
Data: 13/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: ghibellino, Fonte: Annunci69
... un importante professionista. - Sapessi, - affermò ad un tratto - se questo divano potesse raccontare quello che ha visto… E’ un divano letto, e non sai quante signore perbene mi hanno pagato una parte della parcella in natura…- Seguì una risata triste. A me ritornò alla mente il “mai più, mai più” che tanto mi aveva ossessionato il giorno prima. - Non facciamoci prendere dai rimpianti - esclamò con improvviso cambio di umore - non farebbero altro che renderci la vita più amara. Beviamoci sopra. Stamani è passato a trovarmi un mio vecchio cliente, un agricoltore al quale qualche tempo fa ho risolto un complicato problema di successione. Da allora ogni anno mi porta qualche bottiglia di vinsanto, non quello che producono per la vendita, ma quello che fanno per la famiglia e per gli amici più intimi. Ti assicuro che è una vera delizia. - Si alzò e si diresse verso un basso e pregiato mobile collocato sotto la finestra e tornò a sedersi accanto a me portando una bottiglia e due calici, che subito riempì. Brindammo. Il vinsanto era davvero qualcosa di speciale; lo assaporammo in silenzio per tornare subito dopo a riempire nuovamente i calici. Sorseggiando il vinsanto mi raccontò dei lui, del suo matrimonio, della sua famiglia, episodi e aneddoti relativi alla sua professione. Da parte mia dopo il terzo bicchiere di vinsanto mi stavo convincendo che una nuova e salda amicizia stava nascendo. Forse dopo molti anni stavo per avere nuovamente un vero amico. Parlai anch’io ...
... della mia trascorsa attività lavorativa, del trauma del pensionamento, di come riuscivo a riempire adesso le mie inutili giornate. Riuscii perfino a superare la mia ostinata riservatezza e raccontare le passate vicende sentimentali: l’amarezza del divorzio; la solitudine dopo la fine della relazione con la ex compagna; la spensierata amicizia sessuata con Sara. E adesso la desolazione del “mai più sesso…” Questo ci portò al motivo per cui mi trovavo lì. Estrassi dalla cartella una delle confezioni del farmaco che avevo appena ritirato dalla farmacia e la aprii. Gilberto mostrandomi i vari componenti della confezione me ne spiegò le modalità di utilizzo e le precauzioni da seguire. Lo fece in modo chiaro e semplice, ridendo di noi e della nostra condizione. Il vinsanto e la complicità ci aveva resi quasi euforici. Mi sentii pervaso da un’improvvisa impazienza di provare il prodigioso farmaco. E insieme all’impazienza tornò la domanda “con chi? Una prostituta?” L’idea non mi sorrideva. Una prostituta un po’ speciale? Una specie di prostituta/infermiera? Forse Gilberto aveva trovato un modo per risolvere il problema; magari avrebbe voluto confidarmelo. Glielo domandai in modo diretto, senza tanti giri di parole: - In quale occasione ti fai la tua iniezione? Con chi la “spendi” se non hai rapporti con tua moglie? Con una prostituta? - Alla mia domanda Gilberto prese un’espressione seria e titubante. Riempì i calici con l’ultimo vinsanto rimasto nella bottiglia. Sembrava ...