Mai dire "mai più..." (prima parte)
Data: 13/10/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: ghibellino, Fonte: Annunci69
... femminile:
- Bei maschioni, perché non tirate fuori i vostri cazzi e non vi segate tra voi? Se lo fate vi faccio guardare mentre mi tocco la fighetta.-
Mentre ero rimasto ammutolito e immobilizzato dalla sorpresa, Gilberto ebbe la prontezza di spirito di rispondere:
- Ci piacerebbe, cara, ma siamo soltanto due vecchi impotenti.-
Dopo di che abbassò il coperchio del portatile mettendolo in stop.
- Ecco - disse voltandosi verso di me - in questo consiste adesso la mia attività sessuale. Forse troverai la cosa ridicola, puerile, regressiva. Scegli tu l’aggettivo. Può darsi che in futuro trovi una donna che mi voglia bene al punto da darmi il coraggio di propormi con tutte le mie imperfezioni. Per adesso mi limito a concedermi l’ebrezza di un’ora o due di cazzo duro e di seghe in compagnia di complici dietro lo schermo di un computer.- Dopo una breve pausa aggiunse: - e ti dirò che parlandone me n’è venuta una certa voglia. Credo proprio che mi farò una punturina, con tutto quel ne segue dopo…-
Con mia sorpresa mi accorsi che l’idea di mostrarmi a cazzo duro di fronte a un pubblico di complici guardoni esibizionisti e di masturbarmi insieme a qualcuno di loro mi appariva stuzzicante.
- Ti dirò che è venuta una gran voglia anche a me di provare questa esperienza che mi renderà puerile e regressivo. Adesso vado a casa a farmi la punturina, con tutto quel che ne segue. -
Così dicendo feci l’atto di alzarmi dal divano per uscire.
- Aspetta - mi fermò ...
... Gilberto. Prima ancora che lo dicesse avevo già indovinato le sue parole - se non ti imbarazza, perché non resti qui e ci esibiamo insieme? E’ l’occasione per farti vedere come procedere, visto che per te è la prima volta.-
Interpretò il mio perplesso silenzio come un assenso. Cominciò a spogliarsi; si tolse scarpe, pantaloni, camicia. Infine si abbassò e si sfilò le mutande restando con addosso solo una T-shirt bianca. Il mio sguardo cadde inevitabilmente sul suo piccolo membro che pendeva inerte tra le cosce muscolose. Mi sentii rassicurato: era piccolo e inerte quanto il mio. Tra noi non potevano esserci pudori, tanto meno competizione. Ancora un po’ esitante, senza alzarmi dal divano, cominciai a togliermi le scarpe, i pantaloni, fino a rimanere con indosso solo la camicia sbottonata sul mio torace nudo. Nel frattempo Gilberto aveva preso da un cassetto della scrivania una confezione del farmaco e aveva iniziato la preparazione.
- Guarda attentamente quello che faccio, vedrai che è più semplice che dirlo.-
Estrasse dalla scatola la minuscola boccetta nella quale era racchiusa la polverina bianca. Applicò il grosso ago alla siringa contenente il liquido solvente, che iniettò dentro la boccetta. La agitò fino ad ottenere la completa soluzione della polverina. Quindi applicò alla siringa l’ago più piccolo, sottile come un capello. Si alzò e si posizionò davanti a me che, seduto sul divano, avevo il suo membro a pochi centimetri dai miei occhi. Abbassò la pelle del ...