I primi venticinque anni
Data: 14/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: fiordinorma
LA SCOPERTA DEL SESSO capitolo IQuando sposai Alberto, lui sapeva della mia natura trasgressiva e lussuriosa, avevo ventotto anni e un buon numero di uomini, amanti e cazzi alle spalle, eppure diventò mio marito, ben conscio di avere vicino una puttana. Una puttana! si certo, non a pagamento, ma presente e affettuosa coi due figli e il marito, sincera quando si può, onesta e istruita, le mie scorribande sessuali, sempre durante l'orario di scuola e comunque mai a sera inoltrata e di notte. A mio marito, tuttora gli basta che io alla sera torno a casa, gli stò vicino, gli preparo da mangiare e gli lavo e stiro i vestiti e che non gli porti grossi guai in casa. Più volte ho tentato di coinvolgerlo in qualche avventura peccaminosa, ma timido su queste cose ha sempre gentilmente rifiutato, pur sapendo che l'avrei fatto lo stesso, a me dispiace che qualche suo amico sposato mi ha e mi scopa ancora, mentre lui avrebbe potuto farsi a buon diritto la moglie, se solo lo desiderasse, infatti me lo hanno sempre chiesto, in particolare Michela che gli darebbe tutto volentieri, ma lo studio e la tranquillità sono il suo godere quotidiano. Gli voglio bene assai, lui lo sa ed è contento, di altre cose non ne vuole sapere e nemmeno me le chiede, ed io non gliele dico per rispetto e per non turbarlo. Quindi tralascio volontariamente i miei lati positivi, che pur ho, e mi soffermo sulle cose erotiche, che credo sia il motivo principale per cui mi leggete, e che a me piace raccontare. Visto ...
... che da sposata ho molto detto nei miei numerosi racconti, desidero andare alle origini, dall'adolescenza, dalla scoperta del sesso fino alle verginità perdute, ed oltre, insomma i miei primi venticinque anni. Sono figlia unica, per questo ho ricevuto dai miei genitori il massimo dell'affetto che potevo ottenere, le prime scoperte, ovviamente si fanno in casa, credo che vale per tutti, per quanto mi riguarda ho visto i miei fare l'amore, non perchè si esibissero davanti a me, ma casualmente, e per mia curiosità. Del bellissimo cazzo di mio padre che entra nell'altrettanta bellissima fica di mia madre, ne ho di ricordi, e a sedici anni ho pensato davvero di fare l'amore con mio padre concedendomi a lui, in sostituzione della mamma, ma lui era un galantuomo e mai ne ha approfittato e messo le mani addosso, tranne una sola volta, solo guardata anche nuda quando giravo per casa disinvolta, con i primi peli sul pube. Le mie curiosità e le prime turbolenze si sono sviluppate e realizzate fuori da casa, favorevole l'ambiente di paese, i compagni che si hanno e la predisposizione che naturalmente si ha dentro. A dodici anni, con una mia amichetta, seguimmo ignare e senza essere viste tre nostri compagni di classe, nel boschetto recintato, ma non troppo, dell'istituto religioso delle suore compassioniste. Scoprimmo che si masturbavano, dietro un muretto diroccato, protetto sul davanti da una siepe, vedemmo per la prima volta i cazzi duri dei nostri compagni e i loro atteggiamenti rapiti, ...