Sara lavora anche di sabato
Data: 14/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Cuckold
Autore: PICCHIO
... testa … mi avvicinai alla scala e salii, arrivai in cima e mi sporsi per prendere l’altro incartamento … ma nel farlo, sentendo di perdere l’equilibrio, spaventata gridai, in maniera soffusa .. ma intellegibile … tanto che l’avvocato si girò, alzò lo sguardo e rendendosi conto del precario stato si alzò e mi prese per le gambe, io a quel punto scivolai e non so come mi trovai con una mano sul seno, praticamente scoperto, e l’altra infilata nel sedere fra l’ano e la vagina, con il pollice che nel tentativo di bloccarmi, per evitare una rovinosa caduta fra la scrivania e la libreria, si era infilato nel mio sederino. Sarà che mi ero eccitata … sarà vedere il viso ddell’avvocato che, resosi conto di dove erano posizionate le sue mani, era diventato rosso … ma si era anche eccitato alla vista del mio culetto di fatto parzialmente penetrato con un dito ….. resta il fatto che né io feci nulla per togliermi da quella situazione … né lui si preoccupò di fare altrettanto. Accadde poi ciò che non mi sarei mai aspettato …. senza parlare, colto da un raptus, mi coricò sulla scrivania, mi rigirò, a quel punto con il vestitino completamente sollevato e con il costume parzialmente sceso, tolse il pollice dalla mia fica … e, constatata la mia mancata resistenza, mi mise in bocca l’indice ed il medio dopo averli bagnanti con la mia saliva e me li infilò entrambi nel sederino roteandoli prima lentamente e poi sempre più velocemente facendomi arrivare ad un immediato orgasmo, di una ...
... intensità mai provata fino ad allora; ero inebetita …. non riuscivo nemmeno a capire quello che stava accadendo … mi rendevo però perfettamente conto che le due dita nel culo mi avevano scatenato un piacere mai provato prima; ero tutta bagnata ….. e lui se se ne accorse. In un momento mi fece scendere dalla scrivania, mi fece accucciare, si calò i pantaloni, tirò fuori il pene e, senza dire una parola, me lo mise in bocca. Tentai una parvenza di resistenza … ma lui e poi io ci rendemmo conto che si trattava del mio estremo tentativo di non sembrare una troietta infoiata. Me lo infilò in tutta la sua lunghezza ed io incomincia a succhiarlo prima lentamente e poi sempre più voracemente …. Io stessa rimanevo sorpresa della mia nuova attitudine a fare pompini …. non è che ne avessi fatti molti … dopo qualche minuto di un tal trattamento Roberto, così si chiama il mio avvocato, pervenne anche lui ad un violento orgasmo inondandomi il viso di liquidi seminali. … provavo una piacevole sensazione di potenza … l’avevo piegato sul suo stesso piacere … proprio non mi riconoscevo …. mi avessero detto, nemmeno un quarto d’ora prima quel che sarebbe capitato li avrei presi per pazzi … e invece …. e non era finita. Sentii suonare il clacson della macchina del mio fidanzato …. oddio era già passata la mezz’ora prevista …. guardai in faccia Roberto e senza dire niente tirai su il vestitino coprendo il seno, non preoccupandomi più di tanto di abbassarlo sotto la vita e raccolsi il costume senza però ...