1. Sara lavora anche di sabato


    Data: 14/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Cuckold Autore: PICCHIO

    Anche se sembra scontato …. la vita è piena di sorprese a volte piacevoli, a volte di meno … in alcuni casi però il confine risulta … indefinibile, come mi è capitato nel giugno di qualche anno fa. Ma partiamo dall’inizio … Il telefono squillava sul comodino … era Alberto che mi sollecitava a prepararmi per andare al mare a prendere un po’ di sole e immergersi nel primo bagno di stagione; Alberto era, ed è, perché poi l’ho sposato, un carissimo ragazzo, col quale mi misi insieme durante l’ultimo anno dell’istituto tecnico commerciale, che mi faceva tanta tenerezza … ma, a volte, un po’ imbranato … e forse era proprio per queste sua caratteristiche, unite al fatto che mi adorava … tanto da considerare quasi, e dico quasi, sacrilego toccarmi il sederino o mettermi le mani sopra o dentro la mia micina, con il quale mi ero fidanzata; avevamo già fatto l’amore … non scopato un po’ brutalmente, come forse mi sarebbe piaciuto … ma fatto l’amore secondo le regole canoniche, io sotto lui sopra, tanto da farmi pensare che non gli piacessi più di tanto … ma non era così … lui mi considerava una cosa sacra ….; io invece, per la verità, mi consideravo sexy, molto sexy … forse anche un po’ puttanella … mi piaceva mettermi vestitini cortissimi, che risaltavano il mio splendido, a detta di tutti gli amici, fondo schiena, coperto, si fa per dire, da minuscoli slip per lo più trasparenti, indossare magliette con ampie scollature che facevano intuire il mio seno, una terza, non indossare il ...
    ... reggiseno, calzare scarpe con alto tacco che aggiungevano qualche centimetro al mio metro e cinquantotto, e così consentire un’andatura sculettante dei miei quasi cinquanta chili; non rifiutavo le attenzioni delle persone che spesso mi corteggiavano anzi, a volte, secondo lo stato d’animo del momento, assumevo atteggiamenti o posizione chiaramente provocatori: che so, mi chinavo così da mostrare il seno sotto la scollatura o, casualmente, mi cadeva un oggetto per poi raccoglierlo con le gambe tese, così da mostrare parte del mio sederino … e debbo dire che le reazioni erano veramente divertenti … i miei occasionali guardoni diventavano rossi o addirittura paonazzi … insomma mi divertivo ad eccitarli …. ma la cosa si fermava lì. Ma quel sabato mattina di giugno accaddero eventi che cambiarono la percezione che avevo di me stessa e influenzarono pesantemente il mio futuro. Tornando a noi … dissi a Alberto di venirmi a prendere. Mi alzai dal letto e mi preparai per uscire: decisi di indossare un nuovo costume che avevo acquistato qualche giorno prima. La mutandina era decisamente minuscola e si allacciava sui fianchi, ovviamente non indossai il reggiseno, misi tutto nella borsa insieme ai teli da mare. Indossai un corto prendisole ricavato dalla stoffa fiorata e ultra leggera di un pareo, inutile dire estremamente scollato, e mi avviai per uscire …. squillò il telefono … era l’avvocato, titolare dello studio associato presso il quale lavoravo come segretaria tuttofare da un paio ...
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