1. Un anno strano - simona - 1


    Data: 15/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless, Fonte: Annunci69

    ... contenta!”
    
    Mi invitò a raggiungerla mentre lei stava andando a sedersi nei gradini sommersi dall’acqua.
    
    “Come si sta bene! Stiamo un po’ qui, mi sembra l’unico modo per rinfrescarsi un po’ oggi!”
    
    Lei era seduta sui gradini, sempre con le tette di fuori, mentre io come da lei richiesto mi ero avvicinato.
    
    Avevo poggiato i piedi a terra, avevo fatto qualche passo, ma non mi ero avvicinato tantissimo. Non volevo che mi vedesse nudo. Era vero: mi vergognavo, mi imbarazzavo!
    
    Parlammo per un po’ fino a che lei, guardandosi le dita rattrappite dall’acqua, decise di alzarsi e di andare a sdraiarsi nuovamente.
    
    La guardai meravigliato mentre si muoveva per alzarsi, per salire i gradini, per raggiungere il lettino e mentre con lei si muovevano quelle splendide tette.
    
    Si sdraiò a pancia sotto, con il viso rivolto verso di me
    
    “Allora, che fai? Resti in acqua o esci anche tu?”
    
    In realtà, prima ancora che lei uscisse, avevo già pensato di uscire dall’acqua. Sentivo un po’ freddo, ma avevo desistito perché non sapevo come uscire: ero nudo!
    
    “Uscirei volentieri anch’io, ma non abbiamo preparato nessuna tovaglia per coprirmi ed asciugarmi!”
    
    Mi sorrise
    
    “Ma dai! Vieniti a sdraiare qui nel lettino al mio fianco! Con il caldo che fa in pochi minuti ...
    ... sarai di nuovo bagnato, ma di sudore!”
    
    Facevo ancora qualche resistenza.
    
    Lei capì e mi invitò ad uscire promettendomi che non mi avrebbe guardato.
    
    Chinò la testa e voltò il viso.
    
    Con circospezione salii i gradini e nudo come mi trovavo andai al suo fianco per sdraiarmi sul lettino accanto a lei, distante non più di venti centimetri.
    
    Giunto lì mi accorsi che Simona mi stava sbirciando.
    
    “Ma mi ha guardato!”
    
    “Distrattamente! Ma che sarà mai!”
    
    Mi misi subito a pancia sotto.
    
    Lei si voltò e ricominciò a prendere il sole sulle tette.
    
    “Però!”
    
    “Però che?”
    
    “Hai un culetto sodo mica male!”
    
    “Signora!”
    
    “Scusa! Non ho potuto fare a meno di vedere e di esternare questo mio pensiero! Ti chiedo scusa nuovamente!”
    
    Poco dopo si mise nuovamente a sedere sul lettino, prese il flacone dell’olio solare e cominciò a spalmarselo con cura dappertutto.
    
    Sentivo il rumore delle sue mani che scorrevano sulla sua pelle. Era inebriante!
    
    Ogni tanto aprivo gli occhi e sbirciavo questo meraviglioso spettacolo.
    
    Dopo un po’ sentii altri rumori di suoi movimenti. Non vi prestai molta attenzione.
    
    Pochi attimi ancora e sentii sulla mia schiena e sui miei glutei quell’olio solare di Simona.
    
    Voltai il viso e chiesi spiegazioni.
    
    Continua . . . . 
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