1. Le avventure di Carlo - 2° capitolo - Serata al cinema


    Data: 15/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Trans Autore: hellothere83, Fonte: RaccontiMilu

    ... la portiera ed entrai.Le sospensioni di quel vecchio maggiolino faecvano sentire ogni irregolarità della strada. Lei aveva lunghi capelli biondi lisci come la seta. La pelle del suo viso era chiara quasi bianca con un bel nasino all'insu e delle belle labbra carnose coperte da un rossetto rosso sgargiante. Era vestita molto elegantemente. Indossava un completo bianco ovvero giacchetta a maniche lunghe bianca con i bordi in pelliccia rigorosamente bianca, gonna attillata che le arrivava fino alle ginocchia dello stesso materiale della giacca bianca. Anche le calze erano bianche. Non vedevo le scarpe ma immaginavo fossero bianche anche quelle. Sui sedili dietro c'era una pelliccia appoggiata. Mi ricordava una bella principessa russa. Stonava una donna così in una machinetta del genere, ma allo stesso tempo era intrigante. �Come ti chiami?� chiese. �Carlo� risposi. �Quanti anni hai?�, �27�, �Abiti qui vicino?� ma allora mi vuoi fare il terzo grado, pensai. �Si, e tu come ti chiami?� chiesi, per fermare quel fiume di domande �Olga�. La mia fantasia della bella principessa russa riaffiorò. Mi stavo guardando le scarpe e notai che anche i miei jeans erano abgnati quasi fino al ginocchio. �Sei tutto bagnato povera stella, vuoi venire da me per un t&egrave così ti scaldi un attimo, poi ti porto a casa.� Si volevo ma risposi �Non vorrei disturbare.�ma lei mi guardò con un sorriso a 32 denti dicendo �Ma niente affatto, se eri di disturbo non ti tiravo su.�Eravamo tornati indietro. ...
    ... Casa sua si trovava praticamente di fronte al cinema. Era un gruppo di vecchi condomini. Come in fondo tutte le case in quella zona tranne il cinema. Parcheggio il maggiolino in strada si mise la pelliccia prese la sua borsetta e ci incamminammo. Il suo condominio era il centrale del gruppetto, dentro un piccolo cortile. Il giroscale era sporco e buio. Io la seguivo su per le scale, non c'era scensore. Le sue scarpe a tacco, ovviamente bianche, rimbombavano in tutto il giroscale. Si fermo davanti ad un portone verde blidato al quarto piano. Frugò nella borsetta e tirò fuori un mazzo di chiavi. Apri tre serrature. Proprio malfamato questo quartiere pensavo. Dentro sembrava un altra casa, una volta accesa le luci mi trovai vanti un appartamento chiaro e moderno. Un piccolo atrio con un porta abiti e tante foto sulle pareti. �Vai in salotto e siediti che vado a fare il t&egrave� mi indicò la porta del salotto. Tolsi le scarpe e mi recai in salotto. Seduto sul divano notai i miei calzini bagnati e se non bastasse anche bucati. Sentivo ome spadellava in cucina. Poi venne da me, anche lei scalza con quelle calze bianche. Si intravedeva la forma del suo piede e lo smalto rosso, lo stesso delle unghie delle sue dita e del suo rossetto. Ho sempre avuto un piccolo feiccio per i piedi. Era incredibilmente sexy. Ancora non capivo come una donna così viveva in questa zona e perch&egrave mi aveva portato a casa sua. Forse era una ballerina in un night club qui vicino. �Ma povera gioia sei ...
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