1. Le avventure di Carlo - 2° capitolo - Serata al cinema


    Data: 15/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Trans Autore: hellothere83, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutto bagnato, togliti quei pantaloni zuppi.� Disse. Io imbarazzato cercavo di nascondere il calzino bucato sotto l'altro piede. �non serve, si asciugerà�dissi. Ma lei con modo di fare plateale si inginocchò davanti a me e mi sfilò i calzini. �Sono venuti i topolini� disee vedendo il buco. E li porto alla finesrta appoiandoli sul termosifone. �Dammi anche i pantaloni� disse. Io ero imbarazzato, ma non mi andavi di dire di no alla sua insistenza. Sbottonai i miei jeans e me li sfilai porgendoglieli. Lei li mise insieme ai calzini. Prese posto accanto a me e mi mise una mano sulla gamba. Era caldissima, ma forse erano le mie gambe ad essere giacciate. Quel leggero tocco scatenò un miliardo di farfalle nella mia pancia. �allora Carlo vai ancora scuola disse fissandomi.� Io mi inumidii le labbra e presi coraggio e appoggiai la mia mano sulla sua. Sentivo che se l'avessi baciata ci sarebbe stata, ma non avevo il coraggio di fare la prima mossa. �No� risposi. Lei mi sorrise, forse perch&egrave sentiva il mio imbarazzo. Le nostre teste si stavano avvicinando, lentamente. Un fischio ci fece sussultare. �l'acqua per il t&egrave� disse e si alzo andando verso la cucina.�Quindi lavori� disse dalla cucina, mentre si sentiva rumore di tazzine. Io mi ero alzato e mi stavo guardando un pò attorno. �Si� risposi. Aveva un salottino molto kitsch. Gli scaffali erano pieni di statuine di porcellana. La TV era su un armadietto tutta da sola, era una vecchia televisione a tubo catodico. Tutto era ...
    ... pulito, neanche un filo di polvere, imeccabile. �Che lavoro fai� risuonò dalla cucina. �Mah, niente di eccitante, lavoro in un ufficio tecnico presso una ditta che produce elettrodomestici.� Entrò con un vassoio che appoggiò sul tavolino di fronte al divano.�Ecco qui, spero ti piaccia il t&egrave alla menta�, �certo� risposi. Mi sedetti mentre lei riempiva due tazzine. �Uno, due� mi chiese indicando i cubetti di zucchero. �Due grazie.� dissi. �Sei un ragazzo dolce eh� disse scherzando. Aveva questo moo di fare quasi da mamma, un pò esagerato. Le avrei dato 35 anni, massimo 40. Presi la tazzina sorseggiandone un pò. La sua mano era tornata sulla mia gamba, mi guardava, quasi contemplava mentre bevevo. Osservato così non riuscivo a bere e la mia mano iniziò a tremare mentre portavo la tazzino alla bocca. Misi giù a tazzina imbarazzato. �Hai freddo, povera stella� disse prendendomi le mani e strofinandole con le sue portandole poi al petto come per riscaldarle. Aveva un seno sono, una terza abbondante. Sentivo come il mio cazzo iniziava a muoversi, sapevo di essere in mutande, avrebbe visto tutto. Allora feci un gesto folle. Nella foga del momento le presi la nuca e la baciai violentemente. Le infilai tut la lingua in bocca. Anche lei ricambio il bacio stringendomi forte. Oa poteva indurirsi il mio cazzo, ora non mi importava, anzi. Sentivo come la sua mano lo cercava trovandolo, si infilò nelle mio mutande afferrandolo saldamente. Io intanto con un braccio la stringevo a me e ...
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