Fuga dalla stireria
Data: 16/10/2018,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Autore: maestrodicolori, Fonte: RaccontiMilu
... l'orgasmo"Dio come è stato bello!" esclamai con il fiatone appoggiata contro di lui, percependo con dispiacere il cazzo rimpicciolirsi dentro la fica."Ti amo!" mi disse baciandomi con forza e tastandomi una tetta."Ti amo Valon!" replicai ricambiando il bacio, al sicuro tra le sue braccia.Rimanemmo così avvinghiati ancora per un minuto, dimentichi per un attimo del mondo esterno. Poi, però, a malincuore tornammo alla cruda realtà."Dobbiamo fuggire ora. Indossa i vestiti e andiamo via." Suggerì Valon posandomi a terra."E dove scappiamo? Con quali soldi?" domandai rassettandomi."Non lo so. Qualche idea?""Sì ho un piano." Risposi catturando la sua attenzione "Nell'ufficio del mio datore di lavoro vengono tenuti i soldi dell'azienda. Noi li rubiamo e poi scappiamo." Proposi audacemente."Va bene, ma il tuo padrone dove è?""Nell'ufficio," poi vista la perplessità sul viso di lui continuai "Marco è un maniaco sessuale ed è ormai da qualche settimana che sta cercando il modo di avvicinarsi a me. Stasera gliene fornirò uno io. Lo attirerò qui, nello spogliatoio, e lo terrò occupato, mentre ti infilerai nell'ufficio e ruberai i soldi." dissi decisa."In che senso lo terrai occupato?" chiese a metà tra il geloso e il preoccupato."Farò ciò che serve per procurarci i mezzi per scappare. Non vedo altre soluzioni." Ribattei concisa e con sguardo fermo."Hai ragione, ma non mi piace. Te sei mia!" affermò afferrandomi le puppe e tastandole eccitato."Lo so, perciò vedi di sbrigarti così non dovrò ...
... andare troppo in là con Marco." Replicai baciandolo con ardore in bocca."Sei bellissima! Sento già la tua mancanza." Disse andando a nascondersi.Le sue carezze avevano risvegliato dal torpore post sesso il mio corpo cosicchè quando bussai alla porta dell'ufficio del capo avevo i capezzoli belli ritti. Attirarlo fuori non sarebbe stato un problema dato che non faceva entrare nessuno all'interno. E per indurlo a fidarsi di me gli avrei detto la verità, certo leggermente modificata, ma comunque la verità. Ero confidente che non si sarebbe lasciato sfuggire un'occasione simile."Chi è?" domandò bruscamente aprendo a chiave la porta."Sono io, Federica signor Gori." Risposi compunta."Cosa vuoi?" chiese circospetto aprendo la porta e fissandomi attentamente."Ho bisogno di soldi." Replicai francamente."Ah ah ah, e li vieni a chiedere a me? Ah ah ah!" sbottò a ridere lui."Sì. So che in precedenza non mi sono comportata bene con lei, ma ora sono disposta a tutto per un pò di denaro.""Ah sì? E cioè?" ribattè curioso e sospettoso allo stesso tempo."A tutto!" ribadii sbottonandomi il camice e, sicura di aver attirato l'attenzione dell'uomo, mi voltai e mi diressi verso lo spogliatoio facendolo cadere dietro di me e rimanendo nuda.Speravo che si sarebbe precipitato al mio inseguimento dimenticando di chiudere a chiave la porta dell'ufficio e fu proprio così che andò. Ero appena entrata nello spogliatoio che lui mi raggiunse, gli occhi accesi dalla lussuria. Si avvicinò decisamente eccitato ...