Luke e Gale - 3
Data: 16/10/2018,
Categorie:
Etero
Incesti
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Altro,
Autore: Naughty Bard, Fonte: RaccontiMilu
... Allora è deciso, preparati!! hahahaha!!!!� aveva cominciato a colpirla più forte e anche il ritmo, ormai animalesco, era aumentato. La donna stava godendo tantissimo, era già venuta due volte eppure aveva la bocca aperta e un po� di bava gli colava da un lato. Ma cosa poteva fare per servirlo ancora meglio? Si guardò attorno con la mente completamente avvolta dal piacere e vide i piedi del ragazzo, con i talloni puntati a terra per spingerle meglio il cazzo in fondo alla figa. Si ricordò quanto gli fosse piaciuto il nuovo gioco e, anche se con un po� di riluttanza, cominciò a succhiargli il pollice, tentando di lavarglielo con quanta più saliva possibile. Il ragazzo si voltò a guardarla.�Hahahahahaha!!!!! Ma allora ti sei divertita a leccarmi i piedi l�altra volta? Brava! Mi piace, lavameli bene! Hahahahaha!!!!�Come aveva fatto qualche giorno prima, mise in moto la lingua ormai esperta e la passò dappertutto, mentre il ragazzo era ormai arrivato. Respirava con affanno e mugolava di piacere con sempre più frequenza, finché:�Aaaaaahhhhhhh!!!!!! Ecco, tieni!!!� sentì lo sperma insinuarsi in profondità dentro il suo ventre, dove una volta aveva ospitato il suo padrone. Era impossibile che non restasse incinta, l�aveva davvero riempita, come aveva ...
... detto. Rimasero in quella posizione per qualche altro attimo cercando di riprendere fiato. Completamente fradici di sudore ponderavano quel momento. Luke se lo godeva. Era eccitato da tutte le cose nuove che sarebbero successe di lì a poco. Gale continuava a piangere in silenzio mentre leccava con cura i piedi di suo figlio. Ma quando il ragazzo parlò, lei non poté fare a meno di sorridergli grata di quel piacere infinito che le aveva appena regalato.�Sai, ripensandoci non lo voglio un maschio...� le disse tirandosi indietro i capelli umidi e guardandola dall�alto verso il basso col suo solito sorriso mentre la lingua della donna lo lavava diligentemente in mezzo alle dita �...fammi un�altra schiava, e mi raccomando fammela carina... me la merito, no?� Dio quant'era bello! Come faceva a non accontentarlo, era un dono del cielo, un ragazzo così buono e caro!�Si amore, tutto quello che vuoi!� sul finire della sua frase suonò il campanello ed entrambi si voltarono verso la porta. Le 4.10.�E� lei, ma�! Va� ad aprire e portamela qui, io intanto mi riposo.� La donna si alzò e cominciò a camminare barcollando leggermente, mentre realizzava che quelli erano i primi passi di una strada che l�avrebbe inesorabilmente allontanata dalla sua unica ragione di vita.