1. Amici veri


    Data: 16/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: thenightwolf

    Milano.
    
    Marco e Claudio sono seduti sul divano stravaccati come due studenti universitari nel loro appartamentino-bolgia a cazzeggiare e parlottare. Marco lo è studente, Claudio è a Milano per lavoro.
    
    Marco studia medicina, al quarto anno, si dedica quanto basta, il resto lo passa vivendo. Claudio fa il fotografo, apprendista, presso uno studio fotografico.
    
    Sono diversi, ma simili tra di loro. Sono entrambi del sud: Claudio è della basilicata e Marco è pugliese. Sono introversi ma al punto giusto, frequentano gli stessi ambienti e spesso si ritrovano negli stessi posti. Ma una cosa è certa: sono entrambi carini. Marco è più effemminato, biondo-castano e abbastanza magro. Claudio invece capelli corvini corti e fisico possente, pur sempre magro ma molti muscoli. I loro membri? Dovete continuare a leggere...!
    
    Cinque mesi fa accadde una cosa strana a Marco e Claudio, un evento che avrebbe per sempre cambiato le loro vite e la loro stessa amicizia. Bella amicizia.
    
    Era novembre, pioveva da due giorni a Milano, non si usciva la sera di casa. I ragazzi erano come spesso fanno, sul letto di Marco in pigiama a parlicchiare per poi andare a letto.
    
    Claudio è silenzioso. Troppo silenzioso. Marco capisce subito lo stato d'animo di Claudio. Dopo un minuto sbotta: "Mi vuoi dire cos'hai?" Claudio annuì e con l'espressione malinconica rispose: "Sono solo. Mi sento solo." Marco sentì subito e riconobbe quello stato d'animo, spesso lo aveva provato lui. Allora Marco fece la ...
    ... cosa che più avrebbe voluto gli fosse stato fatto quando era lui in quello stato: gli si avvicinò, si pose alle sue spalle, entrambi sdraiati di fianco sul letto, gli si avvinghiò e lo abbracciò coprendolo con tutto il suo corpo come a proteggerlo e a coccolarlo.
    
    Rimasero un bel po così, in silenzio, i loro corpi si sentivano, si riconoscevano, ma i loro pensieri erano altrove.
    
    Claudio apprezzò molto quel gesto, non lo dimenticò più, e gli fece capire che Marco era anche lui così, che era simile a lui.
    
    Ora, cinque mesi dopo, in una sera di marzo, i ragazzi sono a casa, non sono usciti, fuori c'è un temporale, è inizio settimana perciò si sta a casa. Stasera però, Marco è chiuso nella sua stanza. Si sente la televisione, il volume è più alto del solito.
    
    Claudio lo ha lasciato stare, rispettano le proprie privacy, i loro spazi. Alla mezzanotte Claudio va a salutarlo e dargli la buonanotte. Entra, Marco sembra addormentato sotto le coperte, spegne la tv e fa per uscire. Un sigghigno lo ferma. "Marco sei sveglio?" e lui: "Si!".
    
    Claudio va per accendere la luce ma Marco gli impone di non farlo. Allora gli si avvicina al letto, ci si siede e gli chiede: "Cosa è successo?"
    
    Marco a quel punto sbotta e farfugliando mentre è pieno di lacrime: "Quella stronza mi ha lasciato! Ora sono solo, veramente solo!!!"
    
    Claudio lo guarda, gli accarezza il volto e con fare dolce gli fa: " Amico mio, so come ti senti. E tu sei stato l'unico capace di darmi l'unica sensazione di cui ...
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