1. Il collezionista di cazzi: la premizione finale


    Data: 16/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: cicciobear

    IL COLLEZIONISTA: LA PREMIAZIONE FINALE
    
    Tutti andarono in camera, chiesi di rispettare il regolamento per poter permettere a tutti di riposare per essere in forma domani.
    
    Io e Ronald andammo a dormire insieme.
    
    Entrati in camera, proposi di a Ronald di fare una doccia insieme. Noi due non avevamo ancora sborrato ed eravamo ancora carichi, volevo il suo cazzo in culo e volevo il suo culo.
    
    Entrati in doccia iniziammo a baciarci e quei baci sciolsero tutta la nostra eccitazione, avevamo visto troppo sesso, troppe inculate furiose e litri di sperma, volevamo solo tenerezza e amore.
    
    La doccia fu il nostro distensivo, ci asciugammo e ci buttammo sul letto.
    
    Continuammo a baciarci e a farci coccole, mi stavo accorgendo che stava nascendo qualcosa di speciale con Ronald, non sapevo come avrei potuto affrontare una storia con lui, vista la distanza, ma decisi di godermi quei giorni che avremmo trascorso insieme. Parlammo molto, ci eravamo accorti che erano accorti che erano le 23,40 e che la serata era stata intensa ma molto veloce.
    
    Mentre commentavamo le scene a cui avevamo assistito, mi accorsi che il suo cazzo si stava di nuovo facendo duro, non ebbi un attimo di esitazioni, con una mossa veloce mi misi sopra di lui e mi calai su quel cazzone. Fu meraviglioso prenderlo, lui mi ripeteva parole dolci e mi diceva che ero l’uomo che da sempre sognava, che ero dolce e porco, tenero e deciso, che voleva amarmi e avermi per sempre con lui.
    
    Il mio cazzo era ...
    ... diventato durissimo, e lui me lo rese in mano e iniziò a segarmelo, sborrai subito e i miei schizzi superano la sua testa andando a finire sul muro e altri si fermarono sul suo volto. Mi accascia e leccai la sua faccia. Dopo alcuni baci si alzò e mi mise il suo cazzone in bocca, mi scopava in gola e in un attimo arrivò all’orgasmo con cui mi coprì la faccia, ero una maschera di sborra che lui con amore mi lecco fino all’ultima goccia.
    
    Esausti ci asciugammo sul letto e abbracciati ci addormentammo.
    
    Al mattino ci svegliammo che erano le 10, una doccia veloce e scendemmo per una colazione ristoratrice. Eravamo gli ultimi a fare colazione, tutti ormai erano in piscina, dalla sala da pranzo sentivamo le voci e i gemiti, capimmo che di nuovo si erano riaperte le danze.
    
    Finita la colazione andammo anche noi a salutare i partecipanti in piscina, e notammo che c’era una grande eccitazione, ma nello stesso tempo una grande tranquillità, volti sereni si stavano divertendo e dando piacere l’un l’altro. Fui felice di quell’atmosfera e passai a salutare e chiedere come avevano passato la notte. Alcuni erano caduti sul letto dal sonno, altri con ancora il Viagra in azione si erano divertiti tra loro.
    
    Arrivato davanti a Salvo chiesi di Alan e mi disse che stava ancora dormendo, arrivato in camera aveva voluto essere fistato ed aveva sborrato di nuovo nella sua bocca, ma poi si era addormentato e ancora dormiva. Salvo lo aveva lasciato dormire e mi disse che prima di addormentarsi aveva ...
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