La prima e unica volta con mamma.
Data: 26/09/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Mirosa, Fonte: Annunci69
La prima e unica volta con mamma.
Racconto era già pubblicato su questo stesso sito, che non riesco più a rintracciare.
Ho una buona immaginazione nel masturbarmi al punto che non uso mai per più di due o tre volte la stessa fantasia erotica. C’è però il ricordo del fatto che mi ha portato al primo orgasmo, che ha il potere di scatenare la mia sessualità. Sono passati degli anni, quasi cinque e ancora adesso, a volte, rievoco quell’episodio per aumentare l’intensità del piacere. Spero solo che le mie o i miei partner non se ne accorgano mai.
Un tardo pomeriggio di un giorno d’estate dell’83, mamma guidava tranquilla la Panda lungo la discesa tortuosa che conduceva al paese della riviera di levante ligure, dov’era ubicata la casa che ogni anno affittavamo per tutta la stagione calda. Mia sorella Enza, sedeva accanto a lei, felice perché la sera stessa avrebbe cominciato a lavorare nello stesso pub che frequentava da quando aveva sedici anni. Io Aldina, la piccola di casa, di anni ne avevo poco più di 13 e stavo scomodamente seduta dietro, nell’esiguo spazio lasciatomi dai borsoni, fantasticando addirittura sul tono di voce che avrei usato, quando le amichette più piccole m’avrebbero voluto coinvolgere nei loro giochi infantili. «Scusatemi ma non posso, mi sono venute le mie cose». La frase a effetto che avevo sempre sentito pronunciare da mia sorella.
Era stata lei che quando le facevo domande al riguardo mi aveva detto: «Sono cose da grandi, però quando vedrai ...
... che da dove fai la pipì, ti esce un po’ di sangue, non dovrai spaventarti, verrai da me e ti spiegherò». Avevo controllato speranzosa e in continuazione le mutandine e poi, una mattina nel rifare il mio letto, avevo visto la macchia rosso chiaro, la pergamena premio per essere finalmente diventata donna.
Marta non era in casa, però c’era mamma, che alla notizia mi aveva preso in braccio e ridendo mi aveva detto: «Sei diventata donna, però hai ancora tutte queste ossicine che pungono». Non aveva torto, sono una longilinea inappetente, sottopeso. Poi mi aveva spiegato come fare per tamponare l’emorragia e il mio orgoglio nel sistemarmi l’assorbente era esploso a dismisura.
Alla mia età d’allora, la parola “mestruazioni” era l’unica cosa, concernente il sesso che conoscevo e fino a quel momento la micetta mi era servita esclusivamente per fare pipì.
Inoltre avevamo cambiato paese di residenza quando avevo finito le elementari, le amiche con le quali ero cresciuta non c’erano più, con quelle nuove non avevo ancora preso confidenza e mia sorella aveva ben altro a cui pensare.
Mamma va in spiaggia dalle otto di mattina alle dieci, poi spesa, lavori di casa, pranzo e siesta, Marta è tutta presa dal suo nuovo lavoro e io, che sono una brava studentina, non avendo l’assillo di dover ripassare sono libera di fare ciò che voglio.
Vado in spiaggia che sono le due del pomeriggio, Luca, mio coetaneo e compagno di scuola, nipote dei contadini che hanno casa e terreni sopra ...