La prima e unica volta con mamma.
Data: 26/09/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Mirosa, Fonte: Annunci69
... venuta voglia potevo farti godere io». Immagino a cosa si riferisce però non gli rispondo.
Dentro l’abitazione il caldo è asfissiante e io lo soffro, quindi entro in camera da mamma, che sta riposando, l’unica con il refrigeratore. Vado a sedermi sulla poltrona di vimini col cuscino di tela, mi stravacco con le gambe allargate ognuna appoggiata ai braccioli, faccio mente locale, m’infilo la mano dentro lo slip e quasi ancor prima di toccarmi, solo al pensiero di ciò che sto per fare, una sensazione fino ad allora sconosciuta mi da un brivido caldo, irresistibile.
L’indice e il medio uniti, mentre con gli occhi della mente rivedo le scene del film, cominciano a strusciare sul bottoncino duro e sporgente che incontrano, già dal primo tocco comprendo che ho scoperto un punto magico dal quale scaturiranno altri incantesimi. Avverto che avrò una meravigliosa rivelazione, soffro il caldo ma il calore che s’irradia dal sesso e mi avvolge non è sofferenza, è piacere, una cosa fino allora sconosciuta che m’impregna la mente che diventa tutt’una con le dita e il bottoncino. Mi tolgo lo slip e ricomincio, dal sesso mi esce del liquido vischioso che mi bagna le dita e cola incanalandosi lungo il solco fra le natiche; il godimento aumenta a dismisura temo che arriverà a un punto di non ritorno, ho quasi paura e mi esce dalla gola un gemito, mamma apre un attimo gli occhi, oddio, cosa succede, però non posso smettere, è troppo bello e continuo, lei li richiude.
Rimango stranita ...
... e ansante e mi accorgo che una macchia umida e appiccicaticcia s’è formata sul cuscino, proprio sotto il mio sesso. E ora che faccio? Devo portarlo in lavatrice, m’inventerò la scusa che l’ho bagnato mentre bevevo latte di mandorla, intanto che mi godevo il fresco del refrigeratore. Sono girata di schiena quando avverto la presenza di mamma, mi appoggia le mani sulle spalle, mi volto, è nuda, siamo alte uguali, mi prende il viso fra le mani, mi guarda rassicurante negli occhi e mi sussurra: «È la prima volta che lo fai»? Faccio un timido cenno affermativo, mi bacia la fronte e mi dice:«Lo faccio anch’io sai, specialmente qui d’estate, quando non c’è papà». Allora rivedo le scene del filmato e capisco cosa succede fra adulti.
«Ti è piaciuto»? Insiste ed io: «Non credevo potesse esistere una cosa così bella». Mi bacia sulle labbra e mi conduce sul letto.
Siamo allungate di fianco, senza sapere il perché mi tolgo il reggiseno del costume, le mie tettine ancora acerbe non sono un granché, hanno però le aureole rossee, lisce da tanto la pelle è tesa, le sue hanno il colore del caffellatte e il capezzolo sporgente. Il desiderio ancestrale di succhiarglieli mi assale, lei mi legge nel pensiero e mi sussurra: «Fallo stellina». Adesso li ho in bocca e li suggo piano, prima l’uno poi l’altro, mamma geme, poi mi fa mettere al suo fianco con le ginocchia di lato e mi dice: «Fallo da così». Se li preme l’uno contro l’altro di modo che io possa passare da un capezzolo all’altro e ...