La prima e unica volta con mamma.
Data: 26/09/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Mirosa, Fonte: Annunci69
... l’abitazione che loro stessi ci affittano; sta parlando con aria da saputo agli altri tre amici della nostra combriccola, ma come mi avvicino smette il conciliabolo, e quando chiedo incuriosita qual’era l’argomento in discussione; i tre cincischiano e Luca che deve farsi vedere intraprendente, dice: «Parlavamo di sesso, di un filmato porno che abbiamo visto ieri in casa mia». Non posso neppure dire che per me quell’argomento è algebra, perché sguazzo beata nella matematica come fossi in una piscina riscaldata.
Luca vede il mio sguardo interrogativo, si alza, mi prende il polso, sotto lo sguardo ammirato dei suoi scudieri e mi conduce nella casa dei suoi nonni, dove cava da un nascondiglio, che per scovarlo ci vorrebbe la mappa, la video cassetta, la mette nel registratore e per Aldina si spalancano le porte del sesso.
Io che ho solo visto pistolini di bimbetti ora guardo proboscidi umane impressionanti per lunghezza e spessore, entrare in quella parte del corpo femminile che credevo fosse una semplice fessura da dove esce la pipì e quando si diventa signorine, il mestruo.
L’unica donna, che è impegnata con due uomini che le fanno di tutto e di più, ogni tanto si strofina con le dita, la parte superiore della sua miciona ed è quella la sequenza d’immagini che più m’impressiona.
Finisce fra gemiti ed espressioni che non so decifrare, i maschi schizzano latte condensato sul viso e sui seni della donna che mentre l’insozzano continua con il movimento frenetico ...
... delle sue stesse dita sul sesso.
Luca, che malgrado se la tiri, spesso durante la proiezione ridacchiava imbarazzato al pari mio, si fa intraprendente e mi dice:«Devo sfogarmi pure io, dunque per tutto il giorno mi fanno male le palle». Frase astrusa, però nel dirlo s’abbassa i bermuda e vedo un cosò dritto e incappucciato, lontano parente di quelli che abbiamo appena finito di guardare e con movimenti lenti comincia a tirarsi la pelle fino in fondo scoprendo una ciliegia rossa, per poi risalire e ripetere quel movimento a ripetizione, su, giù, giù e su e così via in continuazione.
«Aldina fammi vedere la fica, non c’è niente di male, lo fanno tutte». Essendo nipote di contadini è giusto che usi termini da ortolano, però il fico femmina non ho mai saputo che ci sia, lui si accorge che lo guardo senza aver capito, allora mi dice di spostare di lato lo slip del costume, ma di far presto perché sta per venire. Non ci faccio caso è il somaro della classe e con i tempi dei verbi non ci acchiappa proprio, però obbedisco e mentre continua il movimento il suo viso assume un’espressione strana e dalla ciliegina zampillano gocce che non hanno la densità del latte condensato ma assomigliano di più all’orzata diluita con acqua.
Usciamo, la mia mente confusa va sempre a ciò che la donna del filmato si faceva con le dita sulla fica, ora so che si chiama così, e all’espressione estasiata che aveva sul volto.
«Io faccio un salto a casa». Dico a Luca e lui mi risponde: «Se te ne era ...