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Salve terra, qui koona 15a parte
Data: 18/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69
... minuto o due svenendo e andando lentamente all’altro mondo. Mi venne detto tempo dopo che la Terry chiamò il medico che dall’infermeria raggiunse l’anello zero-g non rotante, da dove era stato fatto uscire Ulianov per rianimare Rasputin sotto choc da pre-soffocamento. Credendo che ci fossimo io e Van Brenner aveva portato due maschere dell’ossigeno; ed una dovette usarla per il mio cane, che venne rianimato in meno di un minuto dato che dentro il trasportino era rimasta un po’ d’aria. Ulianov non aveva potuto cedergli un po’ della propria perché mancava l’adattatore del bocchettone. Il terzo ufficiale Paula Terry chiamò di nuovo, e disse: “Il suo cane sta bene signorina. Il medico di bordo lo ha rianimato. Allora signorina, vuole trasbordare anche lei, o restare col suo amico?” Nel frattempo anche Rasputin aveva abbaiato non sapendo dove fosse o cosa fosse un anello zero-g. I suoi guaiti mi tranquillizzarono e mi resero in un istante più ottimista… “…bauuuuuuu ! Houuuuuu ! Bau ! Bau !...” Risi contenta e risposi al tenente Terry. “Vorrei trasbordare tenente Terry !” “Bene. Era quello che volevo sentirle dire ! Faccio uscire Quartarelli con l’ultimo rifornimento per il suo amico ammutinato. Ci vorranno una ventina di minuti…ha un bel trenino di roba per il suo amico…si prepari per una EVA signorina ! Nello spazio cosmico ne ha mai fatte ?” “No, signorina Terry ! Non ho mai lasciato Titano !” “Quando la afferrerà Quartarelli lo lasci fare ! Andrà ...
... tutto bene !” “Signorina Terry ! Vorrei chiudere un attimo il collegamento. Vorrei qualche minuto d’intimità con Mario, dato che lo sto per lasciare per sempre…le dispiacerebbe ?” “Signorina Karydu lasci perdere i sentimentalismi ! Ora ci serve che lei…” Mario, senza aspettare la risposta della Terry, chiuse la comunicazione. Gli dissi: “Mario ripressurizza la Pegaso e togliamoci le tute, voglio scopare un’ultima volta prima di abbandonarti…” Mario mi aiutò a togliere la tuta e rimasi di nuovo completamente nuda, pronta a fare un’altra scopata col mio uomo. Mario mi afferrò i seni con la sua tuta ancora addosso iniziando freneticamente a succhiare i miei capezzoli uno dopo l’altro ad occhi chiusi. Aveva solo tolto il casco rimanendo con la testa appena fuori dal collare metallico. Provai a parlare durante quella nostra ultima intimità: “Uhn ! Ahnn ! … Mariooooh, basta succhi ! Mi stai facendo impazzire…ahnnn ! Ahnnn !” Il mio respiro si era fatto affannoso, ed il mio piccolo seno si era inevitabilmente gonfiato e riscaldato a causa della mancanza di gravità…anche la mia fica però cominciava a bagnarsi. Con uno scatto del mio corpo, molto ben calibrato dato che mi ero abituata allo zero-g, mi spostai di mezzo metro per piazzare sulla sua faccia la mia vulva umidiccia. Non se lo fece dire due volte: mi trovai la sua lingua che cercava d’introdursi tra la pelle del mio spacco, ben dentro le mie carni più intime. Non che fossi così sensibile lì dentro, tuttavia ...