1. NON E' UN DRAMMA


    Data: 18/10/2018, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: RaccontiMilu

    1. MaturitàCon un tempismo raro, i miei hanno scelto proprio oggi per togliersi di torno e farsi una gita di un giorno intero con i parenti americani a Napoli.Così posso passare a prendere Laura e accompagnarla a scuola. E� il giorno della sua maturità, l�orale.Dovrei essere leggero e felice, dovrei essere arrapato. Perché so che Laura non avrà problemi all�esame (anche se lei è un po� tesa, un po� troppo), e perché so che dopo festeggeremo a casa mia.Sono sette mesi che stiamo insieme. A quel tempo, avrei detto di amarla. Ora non lo so, ma è passato tanto tempo.Invece c�è qualcosa che non mi torna, e non è certo perché domani partirà con il nostro gruppo di amici per il mare, almeno il gruppo di quelli che l�esame l�hanno già fatto, non come me che ho ancora due settimane di attesa.Non è questo il motivo. Dire che da un po� di tempo le cose non funzionano sarebbe un po� troppo, ma certamente qualcosa c�è. Ieri sera, per esempio, le ho chiesto se le andava di andare a prendere un gelato, giusto per allentare la tensione, non avremmo fatto tardi. Mi ha risposto che preferiva restare a casa. Ho incassato, ho pensato che ognuno in questi momenti è nervoso a modo suo. Ma è il tono con cui l�ha detto che non mi è piaciuto.E� un po� di tempo che abbiamo degli screzi. Poca roba, o forse no.Ammetto di essere stato io a cominciare: un pomeriggio si è presentata a casa mia cinque minuti prima della partita di esordio dell�Italia al Mundial. Voleva andare a fare una passeggiata, io le ...
    ... ho detto che volevo vedere la partita, e se anzi voleva vederla anche lei. Se n�è andata senza scenate, ma sicuramente offesa. Forse più per la proposta di vedere la partita con la mia famiglia piuttosto che per il mio rifiuto. Pazienza: ero e sono tuttora un tipo molto disponibile, capace di rinunciare. Ma su una cosa lo sa che non mi deve rompere il cazzo.Poi c�è stata un�altra volta, a casa sua mentre studiavamo. La madre era uscita per andare a fare la spesa e noi ci siamo ritrovati in cucina a bere del tè freddo. L�ho presa e baciata, come spesso accadeva quando rimanevamo da soli. Abbiamo praticamente iniziato a pomiciare finché lei non si è staccata, dicendo che era stanca di queste cose da ragazzini.Un�altra volta è rimasta piccata quando mi sono rifiutato di andare a pranzo da lei. Era sola con il padre a casa, ma il padre � mi aveva assicurato � si sarebbe addormentato dopo pranzo e svegliato almeno un paio di ore dopo. A meno che, naturalmente, il settimo cavalleggeri non facesse irruzione nella sua camera da letto. Lo ricordo bene, era il giorno della finale del Mundial. Si è arrabbiata quando ho detto no, ma stavolta aveva torto: il giorno prima un mio amico aveva avuto la bella idea di andare lungo in una curva sul motorino. Me ne sarebbe importato fino a un certo punto, ma il fatto è che al posto del passeggero c�ero io. Non avevo dormito la notte per il dolore a un ginocchio, e avevo passato la domenica mattina al pronto soccorso. Resta il fatto che al mio no ...
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