A volte ritornano...
Data: 18/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: cris35
... passerina a dirmi che stava venendo e che mi voleva li in quel momento, alla fine le ho chiesto di vederci il giorno dopo, da me, per un “caffè” ….
Si è presentata puntuale, vestita come al solito, anonima, normale, ma con una luce negli occhi diversa …
Tralascio i convenevoli del caffè, mi ha stuzzicato tutti questi giorni, sono arrivato ad oggi pieno di voglia, la volevo e la volevo subito, l’ho presa, l’ho baciata con foga, l’ho spogliata, l’ho accarezzata, la sua indole di passiva c’era ancora, si è lasciata fare, senza far niente, si è fatta toccare, accarezzare, baciare, leccare, sul collo, sul petto, l’ombelico, sui capezzoli e poi giù, l’ho presa, l’ho fatta sedere sulla tavola, fanculo anche la camera, le ho allargato le gambe e mi ci sono buttato, era bagnata all’inverosimile, la mia lingua le torturava il clitoride, le dita si infilavano dentro di lei, mi ha preso la testa tra le mani, mi ha tirato contro il suo essere donna, ho abbassato un po’ la testa, le ho messo il naso dentro la patatina, ho annusato la sua voglia, la lingua era nella posizione giusta, quella che preferisco, li, sul buchetto, croce e delizia di queste ultime notti, l’ho leccata tanto da consumarla, era pronta, le dita si sono fatte strada, prima l’indice, poi il medio, nessuna resistenza, stretta e morbida come allora, un piacere, mi sono alzato, mi sono spogliato, lei era sempre seduta sulla tavola, un dito sulle labbra, se l’è leccato per bene, gli occhi accesi di voglia, mi sono ...
... abbassato gli slip, la mia eccitazione era consistente, si è alzata, di fronte a me, me l’ha preso in mano, ha iniziato a masturbarmi con una mano, con l’altra mi ha preso le palle, me le ha schiacciate un po’ e questo mi ha fatto sussultare, ero pronto, l’ho presa e girata, si è chinata sulla tavola e mi ha offerto la “sua posizione”, quella che tanto la fa godere, si è aperta le natiche con le mani, gliel’ho infilato dentro subito, di colpo, l’ho presa e ho iniziato a pompare, le mie mani dai fianchi sono passate ai capelli, li ho presi in una coda, l’ho tirata un po’, l’ho “posseduta”, ero infoiato e lei lo era altrettanto, si è lasciata cavalcare così, fino a quando mi sono preso due secondi di pausa, il tempo per andare in camera e prendere un amico, Federico, con le mani l’ho scaldato un attimo e gliel’ho infilato davanti, senza ritegno, gliel’ho messo tutto dentro, le ho ripreso i capelli, li ho tirati nuovamente, con due dita le ho allargato un po’ le natiche, ad altezza buchetto, ho appoggiato la mia cappella e ho spinto, mi sono ripreso il suo culetto, stretto e morbido, nessuna fatica, nessun dolore, tanta voglia per entrambi, il fallo di gomma era in mano sua, si masturbava con quello mentre la prendevo da dietro, lo sentivo sotto, mentre spingevo lo sentivo che scivolava sotto il mio uccello, una doppia penetrazione, eccitante, trasgressiva, quasi rubata, nessun senso di colpa, sono uscito, le sono venuto sulla schiena, le ho sporcato i capelli che erano ancora nella ...