Una mattina in spiaggia
Data: 21/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: dancuc78
... naturale. Per non giungere subito al luogo più confortevole del suo corpo arrivato ai peli pubici decisi di deviare e scendere lungo una coscia, arrivato poi al piede saltai sull�altro e risalii fino a tornare al pube. Questa volta mentre lei gemeva e si contorceva leggermente decisi che era arrivato il momento di assaporarla fino in fondo e con la lingua le schiusi la porta del paradiso, la leccai con calma, con tocco delicato come se stessi assaporando un gelato. Sentivo che le piaceva moltissimo.�Ahhh! Ahhh! Si! Continua così ti prego. Ahhh! Dio! Ahhh!�Continuai fino a farla venire anche perché aveva un sapore davvero molto buono, e poi io ne vado ghiotto. Mi rialzai leggermente solo per procurarmi lo spazio sufficiente a farla girare, la misi a pancia in giù e con le mani le allargai le chiappe, aveva decisamente un bel culo, e le affondai la lingua dentro il buchino.�Ma che fai� mi disse lei sorridendo.�Mi piacciono i culetti��Che maialino che sei��Oh si, sono proprio un maialino e tu sei cosi saporita�Era arrivato il momento entrare dentro di lei, la feci rigirare, le allargai le cosce ed entrai dentro di lei. Bagnata ed accogliete accolse deliziosamente il mio cazzo duro e vorace. Iniziai a pompare con delicatezza, piano piano, poi accelerai un pochino, poi rallentai ancora e poi diedi tre o quattro colpi assai vigorosi abbassando il ritmo e sentendo le palle colpirle con forza il monte di venere. Mentre pompavo lei mi cinse il collo con le braccia, ci baciavamo ...
... sulle labbra e sul collo, con una mano le toglievo i capelli diventati nel frattempo appiccicaticci dalla fronte mentre con l�altra verificavo la sodezza del suo seno. Lei mi stringeva contro di lei con le gambe, mi voleva, non voleva che la lasciassi, i nostri corpi ormai sudati erano una cosa sola. A questo punto mi afferrò per i capelli, mi sorrise e si mosse con forza per costringermi a girarmi su me stesso, me la ritrovai sopra. Mi afferrò per le mani e se le portò sui seni mentre incominciava a fare su e giù, su e giù. Guardandola fissa negli occhi le accarezzai i seni e scesi poi lungo i fianchi aiutandola con movimenti secchi e sincronizzati nel suo su e giù. Con la mano percorsi la sua chiappa, individuai il buchino e ci infilai dentro il dito indice.Ero venuto al mare per rilassarmi ed ecco invece che una bella fica stava sopra di me e mi stava facendo godere moltissimo. Stavo per arrivare all�orgasmo, lo sentivo arrivare dal profondo di me stesso. Ripresi il controllo delle operazioni, la rigirai, tornai a stare sopra di lei che ansimava, io ansimavo, stavamo giungendo al vertice de piacere. Continuai a pompare, aumentai sia il ritmo che la forza dei colpi, sentivo i peli rizzarmisi sulle gambe, stavo per venire e pompavo disperatamente. Glielo tolsi all�ultimo istante e le venni sull�addome provando una goduria immensa. Clara mi aveva fotto provare un orgasmo di quelli super, sentivo tutto il mio essere scuotersi dal piacere, ero in estasi. Dopo qualche secondo di ...