Il divano
Data: 22/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: overbsx
L’incantesimo ed il silenzio sovrano furono interrotti da alcuni rumori; mi misi seduto per capire da cosa fossero procurati; e fu allora che vidi quel ragazzo di colore intento a mettere fuori da un capanno i lettini in plastica da mare.
Fui colpito dal fatto che riusciva a prenderne tre insieme, li usciva dal capanno, li disponeva singolarmente sulla sabbia e con uno spazzolone li lavava. Eravamo abbastanza vicini, e benché non fossi particolarmente attratto dai ragazzi di colore, mi ritrovai a scrutarlo con interesse. Indossava solo dei pantaloni di tuta abbastanza pesanti forse felpati nonostante il caldo. Stabilì che avesse al massimo 20 anni, era molto ben fatto, vita stretta, torace scolpito, muscoli ben sviluppati. Il colore molto scuro della pelle ed i capelli a treccioline tipo dread mi indussero a pensare fosse Giamaicano.
Mi rimisi supino e continuai a farmi baciare da quel sole stupendo, pensavo che quella trasferta a Malaga durava più del previsto, l’apertura della filiale purtroppo ritardava, ed io ero bloccato lì da circa 20 giorni. Eravamo solo in Aprile ma il caldo era insopportabile, avevo due giorni liberi prima che arrivasse il materiale che avevo richiesto alla sede di Milano, e quel Giovedì decisi di andarmene al mare a Marbella. Era bellissimo, chilometri di spiaggia deserta, mare incantevole ed un sole caldissimo. Avevo preventivato che le spiagge non fossero ancora attrezzate, per cui mi tornò utile il telo mare che avevo messo nello zaino. ...
... Ora oltre al rumore delle sdraio sbattute una sull’altra, alle mie orecchie giungeva la voce del ragazzo che canticchiava in una lingua a me sconosciuta. Mi girai ponendomi a pancia in giù, e mi accorsi che sdraio dopo sdraio il ragazzo ora era a circa 20 metri da me. Il ragazzo si accorse che lo guardavo; d'altronde in quel deserto di spiaggia eravamo solo noi, si bloccò incrociando il mio sguardo ed io mi sentì in imbarazzo. Pensai che desiderasse mi spostassi, per fargli spazio visto che ormai ero circondato dalle sdraio, ed allora dissi: you want me to move ? lui si bloccò, mi guardò sorridendo ed avvicinandosi mi chiese se fossi italiano, alla mia risposta affermativa disse che comprendeva la mia lingua e che non era necessario mi spostassi.
Nel mentre lui si avvicinava io mi ero messo seduto, e rimasi sconvolto dalla bellezza del ragazzo; aveva lineamenti del viso europei nonostante il colore scuro della pelle, era fantastico guardarlo dal basso in alto. Aveva il corpo bagnato di sudore e l’attaccatura dei suoi pantaloni felpati era bagnata a causa del sudore che colava dal suo corpo; non ho mai capito perché le persone di colore usano indossare tute pesanti anche in estate, a volte anche a Milano li incontri con le felpe ed il cappuccio. Chiesi di che nazionalità fosse, e mi rispose: Senegal, si allontanò mentre riprese a canticchiare.
Rimasi seduto a fumare, mentre lui era intento a spruzzare d’acqua le sdraio, continuavo a guardarlo, ed anche lui a tratti si ...