Il divano
Data: 22/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: overbsx
... distolgo lo sguardo da quel ragazzo, indubbiamente è molto bello, ben fatto con quel colore ambrato. Ora anche io sono sulla porta del capanno, il ragazzo mi passa la bottiglia e si scusa ma non ha bicchieri, bevo a garganella facendomi scivolare l’acqua in eccesso su tutto il corpo sino ad inzupparmi lo slippino. Lui ora ride mettendo in mostra una fila di denti bianchissimi, non capisco come cazzo facciano ad averli perfetti, poi il mio sguardo si posa sulla sua tuta bagnata attaccata al suo ventre, mettendo in evidenza un grosso gonfiore all’altezza del pube, la distanza non mi aveva fatto notare quel rigonfiamento. Sento il suo odore acre, caratteristico del suo sudore, in altre occasioni m’avrebbe dato fastidio, ora invece il suo odore mi stordiva, mi piaceva, desideravo toccarlo, leccarlo, asciugarlo col mio corpo. Cosa mi sta accadendo, avrei voglia di scappare, ma ero inchiodato li, i miei occhi lo scrutavano, lo desideravano. Sposto lo sguardo, mi rendo conto che quel capanno è molto grande, lungo, non molto luminoso, il ragazzo comprende e si sposta di lato per farmi entrare. Mi incammino tra pile di sdraio e ombrelloni chiusi, poggiati alla rinfusa, sul fondo del capanno il disordine era notevole, un odore acre e forte mi colpisce lo stomaco; noto due brande con solo dei materassi e coperte, dappertutto erano buttati vestiti, magliette, giacconi e mutandine, l’odore era molto forte e nauseante. In un angolo noto un fornello da campo ed un piccolo frigo unto, ...
... piatti e tegami sporchi in un piccolo lavabo. Mi giro per ritornare sui miei passi ma il ragazzo si siede su una branda e si scusa del disordine, rimango a guardarlo mentre parla, sono bloccato dalla sua bellezza, dalla sua naturalezza. Mi racconta che lui vive in quel posto, il suo lavoro è di custodire le attrezzature della spiaggia. Si chiama Kan, ha 19 anni, è stato in Italia due anni e da 1 anno era in Spagna, mi dice che in Italia si era arrangiato per vivere non trovando lavoro in quanto non aveva i documenti in regola. Era seduto sul letto adagiato sui gomiti, cazzo quanto è bello, quelle piccole treccine annodate su quel volto perfetto, il laccio della tuta era sciolto, il ventre del tutto scoperto un ventre piatto dove spuntavano dei riccioli nerissimi; mi ritorna l’erezione, lui sorride, mi rendo conto di avere il costume ancora infilato tra le chiappe, con le mani lo sistemo. Kan mi dice di non farlo mentre si infila la mano nel pantalone lisciandosi il cazzo e scoprendo del tutto il pube, e mentre con la destra si tocca, con la sinistra batte sul materasso invitandomi a sedere accanto a lui. Sono disorientato, ho il cazzo che mi scoppia, mi adagio accanto a lui, e nel mentre mi siedo avverto la sua mano aperta sul mio culo, sono seduto sulla sua mano, il suo dito medio è posizionato nel solco delle natiche. Mi sento bloccato, impietrito, come se avessi perso tutte le forze, sento il suo dito premere contro il mio buco, con lo stesso mi massaggia delicatamente l’ano; ...