Passeggiata nel parco (1)
Data: 22/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... ci permette di alleggerirci abbastanza.
Arriviamo alla disco e ci mettiamo in coda. Pino saluta un sacco di gente, perfino il buttafuori: “Sai”, mi fa. “E’ un collega di Knut. Sono nella stessa agenzia si sicurezza privata”. Naturalmente, anche quello è gran pezzo di marcantonio, come il ragazzo di Pino. Io lo squadro da capo a piedi e lui mi sorride. Poi entriamo.
Andiamo subito al bar e prendiamo da bere. Poi cerchiamo un tavolo e ci sediamo per guardare e giudicare la fauna che popola il posto. Pino comincia a indicare tutti quelli che si è fatto, e ovviamente sono tanti. “Se vuoi, te ne passo qualcuno”, mi dice.
“Beh, se hanno dei cazzi come quelli che piacciono a te, allora presentameli pure!”, rispondo.
“Molti sì. Poi ci penso io!”.
Due bei ragazzi neri si avvicinano al nostro tavolo e ci chiedono di poter prendere le due sedie libere. “Fate pure”, dice loro Pino, lanciandogli un’occhiata vorace che loro colgono a pieno, dato che andando via parlottano tra loro guardandosi indietro e sorridendo.
“Sei sempre più vacca!”, lo apostrofo io.
“Dai, andiamo a sbatterci un po’!”, dice lui, cambiando discorso. Mentre balliamo, Pino si struscia con chiunque: qualcuno lo conosce e ci scambia anche qualche parola; a qualcun altro, invece, fa gli occhi dolci cercando di eccitarli. Chiaramente, è una serata gay friendly, per questo può permettersi di osare tanto.
Poi lo vedo chiacchierare con i due ragazzi neri e quelli sembrano molto disponibili. Non ho ...
... alcun dubbio che se li farà!
Quindi viene da me e mi dice che si è rotto le palle. Torniamo al bar a bere qualcosa, perché il caldo comincia a sentirsi anche lì dentro e poi usciamo.
Mentre siamo vicini all’ingresso della discoteca, mi chiede: “Ti va di divertirci sul serio? Conosco un posto qua vicino”. Capisco perfettamente cosa intende e la cosa non mi dispiace. “E’ una specie di parco dove si fanno incontri occasionali. Puoi stare tranquillo: non è mai successo niente di pericoloso. Pensa che è frequentato anche da poliziotti che naturalmente non hanno nessun interesse a che si faccia casino. E chi ci va sa della possibile presenza di sbirri, per cui evita di creare situazioni spiacevoli”.
“Ok. Andiamo!”.
Effettivamente è un vero e proprio parco, anche abbastanza grande, con un sentiero che lo attraversa. Scendiamo dalla macchina e ci addentriamo. È un po’ buio: i lampioni sono molto distanziati. Ogni tanto ci sono delle panchine.
Ad un tratto su una di quelle scorgiamo la presenza di un ragazzo che con tutta evidenza si sta masturbando. “Quello lo facciamo impazzire. Seguimi!”.
Mentre ci avviciniamo, temo di capire cosa ha in mente. Giunti di fronte al tipo, ci rendiamo conto che è molto giovane: avrà al massimo vent’anni. Appena ci vede si inibisce un po’ e fa per coprirsi. Non ci riesce e il suo cazzo comincia anche a rimpicciolirsi per la sorpresa.
“Ciao, carino!”, gli fa Pino. “Vuoi una mano?”.
Balbettando, il ragazzino risponde: “O… o… ok…”. Pino ...