1. Giorno di pioggia - Capitolo 1


    Data: 23/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... pelle pallida, guance rosee e, come Giorgio, una spolverata di pallide lentiggini sul naso. Il corpo è abbastanza indefinito. Non grasso. Non troppo magro. Solo così..."Allora... dove ti porto?" Chiesi. Dopo un minuto di esplorazione su di lui, improvvisamente mi ero accorto di non sapere dove lo stavo portando."Oh…” e mi disse l’indirizzo, stava guardando fuori del finestrino durante il breve periodo di silenzio, ed io l'avevo distolto."So dov’è. Abbastanza vicino a casa mia”"Veramente?""Sì... forse cinquecento metri.", valutai."Oh, bene. Così non ti disturbo." E sembrava veramente sollevato."Non preoccuparti, ragazzo." Insistetti, "Mi sembri preoccupato di non disturbare, non ti preoccupare, non disturbi... Se non ti stessi accompagnando a casa, starei tornando da solo, seduto a farmi una sega."Cosa avevo detto?Giorgio rise, sembrava divertito dal mio candore. "Io probabilmente starei facendo lo stesso", ammise."Naturalmente puoi farlo", alzai le spalle, leggermente sorpreso (e più eccitato) dalla svolta che la nostra conversazione stava prendendo: "Tu sei un maschio. Tutti i maschi si masturbano. Una delle poche verità universali."Imboccai la tangenziale."Il tragitto è lungo", dissi, "Perché diavolo lo stavi facendo a piedi?"Improvvisamente l’allegria che ci poteva essere in Giorgio se ne andò. Evidentemente avevo colpito un nervo scoperto e ritornò ad essere di cattivo umore, il ragazzo triste che avevo raccolto alcuni minuti prima."Oh... mio papà doveva venirmi a ...
    ... prendere, probabilmente si è dimenticato.""Se si fosse solo dimenticato non ti avrei trovato piangente". E poi, tentando di sembrare compassionevole il più possibile. "Raccontami, Giorgio. Qualunque cosa sia."Lui scosse la testa. "Non è nulla.""Ragazzo", dissi io tentando di rivolgergli un caldo sorriso, ma lui continuava a guardare il pavimento, "se tu non l’avessi ancora notato, io mi preoccupo. So che ci conosciamo a malapena... ma io non avrei frenato e non ti avrei offerto un passaggio se me ne fregassi. Sembra che tu abbia bisogno di un amico... ed io voglio esserlo. Solo dimmi cosa c’è."Lui fece una pausa: "Mio papà ed io... abbiamo litigato ieri sera... questo è tutto."Io sospirai. Mi sembrò che avesse un grosso problema nella sua vita. Questo fu quello che sentii."Brutta cosa?" Chiesi."Sì", sospirò Giorgio aprendosi un po’ a me. Capivo che aveva disperatamente bisogno di qualcuno con cui parlare. Ero veramente preoccupato... e penso che lui potesse sentire quel sentimento genuino. "Siamo solo io e mio papà... la mamma è morta alcuni anni fa. Siamo solo io e lui.""Mi spiace, uomo. Mio papà è morto quando ero piccolo, so cosa vuol dire.""Ti piace tua mamma?"Chiese."Beh... sì... naturalmente, la amo, lei è la mia mamma.""Io amo mio papà... lui è mio papà, non posso non farlo", Giorgio mi guardò, nei suoi occhi c’era grande serietà. "Ma non penso che lui mi ami."Mi fermai ad un semaforo rosso... non sapevo cosa dirgli. Mi limitavo a guardarlo, incontrai il suo sguardo e tentai ...
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