1. 019 - La direttrice del carcere e la famiglia del carcerato


    Data: 27/09/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... quello di approvare o respingere, le molte domande recapitategli, inerenti ai permessi di uscita per gli ospiti detenuti forzatamente.Questo compito era per molti casi, di semplice soluzione, in quanto si trattava di persone che già altre volte avevano usufruito di tali permessi e regolarmente i soggetti in questione erano tornati presso la sede della struttura. In alcuni casi, invece, la decisione da prendere, doveva essere valutata attentamente, e per fare questo erano necessarie alcuni accertamenti, che nelle precedenti gestioni venivano effettuate da funzionari incaricati dalla stessa direzione dell�Istituto. Lory, al contrario di quanto fatto prima dal suo predecessore, volle accertarsi di persona avendo dapprima un colloquio con il detenuto e poi un incontro presso l�indirizzo di residenza, con le mogli o i mariti o ancora con i genitori o parenti di grado inferiore. Erano cinque uomini e due donne, con i quali la direttrice si confrontò recandosi nelle loro stanze. In tutti i casi, ebbe una buona impressione, stabilendo, che se la situazione risultasse essere positiva, anche nelle visite presso le loro abitazioni avrebbe firmato i permessi di uscita.In effetti le visite per sei di loro furono confortanti, solo in un caso, la famiglia di uno dei ragazzi, non risultò essere affidabile. Il grado di ignoranza era veramente al massimo e la cortesia non era di casa. Lory, affrontò allora il ragazzo comunicandogli, che non a causa sua ma a causa della sua famiglia il ...
    ... permesso non gli sarebbe stato accordato. Il giovane detenuto, appena diciottenne, era stato trasferito da poco in questo Istituto, per la sua buona condotta e soprattutto per metterlo al riparo dai ripetuti tentativi di violenza che aveva subito nel carcere al quale era stato destinato al compimento della maggiore età.Si chiamava Luciano ed era veramente bellissimo, viso da attore di Holliwood, capelli scuri, lineamenti dolci e regolari, occhi azzurri, alto un metro e ottantacinque, torace ben sviluppato, ma non palestrato. Era veramente un bellissimo maschio e in cuor suo, Lory, comprese quali e quanti desideri avesse acceso nel carcere precedente, data la castità alla quale erano sottoposti tutti i carcerati, siano essi di tendenze etero, o a maggior ragione, se appartenessero alla schiera dei bisessuali e ancor di più a quella degli omosessuali.La direttrice alla fine si fece convincere dalle insistenze di Luciano ad accordargli il permesso con il vincolo che si sarebbe incaricata lei di condurlo presso la sua famiglia per accertarsi della accoglienza che gli avrebbero riservato.Il sabato seguente, Lory con un furgone dell�istituto prese in consegna Luciano e dopo una ventina di minuti, superò il cancello ad apertura automatica ed entrò nel cortile, parcheggiò il furgoncino al fondo sotto una ampia tettoia e si avviarono verso l�ingresso dell�immobile. La casa, che lei aveva già visto durante la visita precedente era in pratica una vecchia cascina ristrutturata, posta in mezzo ...
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