SONO.....
Data: 24/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: 1945
... ringraziandola perla gentilezza. Pensavo fosse stato un episodio e nulla più.Due giorni dopo,più o meno nello stesso punto ella volta precedente udii la sua voce:allegra e gentile.Disse:sono la signora dell�altro giorno ,è un piacere rincontrarla .Se vuole possiamo fare la strada insieme.Io recuperai velocemente dalla sorpresa e le dissi :volentieri.Lei mi prese a braccetto e fu un altro piacevole stare un po�insieme.Questa volta ci raccontammo qualcosa di più della volta precedente.Il suo nome :Ilaria .Era sposata,aveva una figlia un po� più grande della mia, e lavorava in centro in una società di consulenza gestionale.Più o meno le dissi le stesse cose..Da quel giorno i nostri incontri diventarono più frequenti .Senza dichiararlo l�uno aspettava l�altra e viceversaStavamo bene insieme ,c�era un bel,educato,feeling.Passò quasi un mese prima che io avessi il coraggio di offrirle un caffè una volta giunti a destinazione.Lei acconsentì e a quella prima volta se ne aggiunsero altre diventammo quasi amici,se così si può dire vista la situazione.Fu naturale parlare prima dei nostri lavori ,poi di noi e delle nostre famiglie.Delle nostre realtà,dei nostri desideri e sogni.Avevamo molto in comune e questo molto lo concretizzerei in voglia di vivere.Mi raccontò della sua gioventù,del suo trasferimento in città e l�abbandono con sofferenza della famiglia e degli amici.Ora i suoi genitori non � c�erano più� e per me era evidente il suo senso di colpa per quanto poco aveva potuto ...
... dare loro.Mi feci raccontare un po� della sua vita al di fuori del lavoro e seppur con riluttanza e pudore mi disse della sua amata ,splendida, figlia ,di suo marito per cui aveva sicuramente affetto e amore e delle sue attività ad aiutare i meno fortunati(il senso di colpa tornava a ripresentarsi) e dei suoi altri interessiInoltre mi disse che da una decina di anni ,in coincidenza della dipartita� dei suoi,si era riavvicinata alla �chiesa� trovando in essa pace ed un nuovo equilibrio.Quella donna mi �prendeva� sempre più.Le raccontai anch�io di me,della mia famiglia,di quello che era stato il mio passato e di quello che speravo sarebbe stato il futuro.Le raccontai di quella eccezionale donna che era mia moglie ,�scivolando senza volerlo� nel dire che quello che era stato un grande amore era diventato un grande affetto. E mi lasciai un po� andare dicendo che capivo che la nuova mia realtà aveva cambiato radicalmente il rapporto tra lei e me. E che da donna meravigliosa era diventata una affettuosa �simil mamma�.Percepii un suo irrigidimento alle mie parole e complice l�intimità,non voluta, che si era creata mi disse che non dovevo angustiarmi della cosa Anche lei e molte sue amiche ,per motivi diversi si trovavano nella mi stessa situazione.Vedi mi disse :è naturale il tempo modifichi i rapporti. E� un po� responsabilità di tutti,di noi,del lavoro, dei figli che ti impegnano sempre più, delle abitudini.Compresi che anche per lei,come per me,nel rapporto con il partner c�era ...