Pao e Tibe - L'Equilibrio
Data: 25/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Paoletta80
Il grande hotel era deserto. La previsione meteorologica di restare isolati dalla neve per chissà quanto tempo aveva fatto partire tutti gli altri ospiti, era rimasto solo lui e parte del personale. Aveva deciso di restare, voleva e cercava la solitudine, aveva bisogno di riordinare i propri pensieri. Era in piedi davanti al grande bow window che dava verso l'ingresso, guardava e ammirava lo spettacolo della natura. Pensava a quanto potesse essere bella una nevicata intensa come quella. I larghi fiocchi che cadevano, la neve che si accumulava in un gioco di immagini continuo, era come guardare attraverso un paesaggio senza tempo e senza colori. Il proprietario gli aveva fatto presente che i servizi sarebbero stati essenziali, la cucina operativa al minimo, ma questo non lo preoccupava affatto. Gli aveva dato anche libero accesso al bar. Doveva solo servirsi da solo, e lui intendeva bere fino a raggiungere l'oblio, tanto da fare una tregua temporanea con se stesso. Voleva, doveva ritrovarsi, andare a ritroso e cercare dove si era perso, ricucire le ferite e riprendere a vivere. Nonostante il grande fuoco che ardeva nel camino e che lui stesso continuava ad alimentare, il freddo era sensibile. Si sedette in una poltrona lì davanti, accese una sigaretta e si perse a guardare le volute del fumo. -Non si può fumare qui...- Una voce femminile gli fece voltare la testa verso l'ingresso della sala. Che ci faceva quella donna in un albergo semi deserto? Forse una cliente anomala ...
... quanto lui? Jeans, un maglione di cachemire bianco, capelli scuri sulle spalle. -Oggi tutto è permesso...- Si alzò invitandola ad occupare la seduta accanto alla sua. -Ha ragione, non vedo clienti che possano lamentarsi in effetti...- -È una sopravvissuta come me? Siamo gli unici due naufraghi a quanto pare...- -Così sembra, quanto pensa durerà la bufera?- -Due giorni, forse tre. Una tempesta siberiana, una incursione alla nostra latitudine del Burian...- -Conosco questo vento... riesce a gelare anche l'anima. Qui si è al sicuro, non funzionano né telefoni, né internet ma almeno di legna per il camino ce ne in abbondanza...- -Qualcuno l'aspetta?- -Più d'uno a dir la verità... sono sempre in viaggio, ma adesso sono qui, continueranno ad attendere e lei, ha qualcuno in attesa?- -Non lo so... credo di no, non più...- L'uomo non aggiunse altro, non si aspettava di avere compagnia in quella strana situazione e doveva ancora capire se la presenza di quella donna, fosse un bene o un male. Rimasero in silenzio a contemplare il fuoco, unica nota vivace in quella hall così silenziosa. Lei lo stava osservando, vedeva gli occhi chiari fissi sulla brace, specchiare la luce in maniera intensa, come se dentro di lui albergasse un'inquietudine tale da respingere ogni cosa vi si avvicinasse. Avvertiva il disagio che quella condizione portava con se, d'altro canto, anche lei era lì per una ragione ben specifica, non si sarebbe lasciata intrappolare se non avesse voluto. -Se preparo qualcosa da bere ...