Papa' 6: papa', mario e gli operai - Racconti Erotici

Papa' 6: papa', mario e gli operai

... insieme, ma sono troppo grossi. Riesco però ad ingoiare entrambe le cappelle. Mi sento pieno. Ho due cazzi nel culo e due in bocca. Papà da dietro comincia a scopare sempre più forte. Lui e Mario sono sincronizzati anche nello sborrarmi nel culo. Sento litri di sborra che mi invadono le viscere. Non ho più controllo. Chiedo a Gaetano e Amhed di darmi da bere. Contenti mi danno la loro sborra. Quella di Ahmed la bevo tutta, non l’avevo ancora assaggiata. Purtroppo Gaetano gode mentre ancora bevo la sborra del tunisino, ma mi riempie il viso e io, da brava troia, raccolgo con le mani e me le lecco. I miei quattro uomini sono distrutti. Sono lì a terra coi cazzi mosci ma pulitissimi. Io mi rialzo e vado in bagno a lavarmi. Torno in cucina, sono ancora nudi che si tengono il cazzo in mano per farselo diventare nuovamente duro. “Troia, quello era solo l’antipasto. Sei pronta a soddisfare ancora i tuoi quattro stalloni?”. E’ Mario a parlare e mio padre risponde per me: “Ancora non avete visto quanto può essere troia il mio ragazzo”…………

Io e papà usciamo fuori in giardino. C’è da potare la siepe. Mario, Gaetano e Ahmed incominciano a lavorare. Sono in pantaloncini e a petto nudo. Da fuori li guardo, si toccano il pacco. Dobbiamo per forza fare pausa, devono completare i lavori in casa. Stanno sudando e adoro questa cosa. Quando riprenderanno a scoparmi saranno profumati di maschio e mi divertirò a leccare il loro sudore, a ciucciare i loro piedi che saranno belli odorosi, come piacciono a me. E il cazzo, mmmmmm. Voglio ricominciare!

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