La confessione della hotwife
Data: 27/10/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: single80fe, Fonte: Annunci69
Scrivo queste righe subito dopo un incontro, svolto a diversi chilometri da casa mia. Il tempo del viaggio è trascorso pensando agli eventi, con il corpo calmato dal periodo refrattario. Ma mentre mi metto al computer, e scrivo queste parole, i ricordi tornano a far tendere il mio desiderio, e a volerlo realizzare ancora.
Un annuncio sul sito, un last: “Fervente cattolico vuole confessare tua moglie davanti ai tuoi occhi, e stabilire adeguata penitenza”.
Una fantasia non da tutti, non per tutti. Pochi messaggi con una coppia, però, e sembra che si possa realizzare. Uso sempre l’ipotetico, prima di un incontro, a dispetto di ogni aspettativa. Ci sono molte cose che possono andare male.
Sembrano decisi.
Lui cuck, docile e sottomesso, lei 40enne hotwife, uno dei miei generi.
Arrivo a casa loro, vestito sobriamente. Camicia azzurra, pantalone nero, cintura. Non conosco i loro gusti nel dettaglio, ma mi metto nella parte.
Suono il campanello, mi apre lui, quasi tremante: - Padre Andrea?
Non sono padre - rispondo - mi perdonerà il buon Dio per somministrare questa confessione. Sono delicate le orecchie del parroco, è anziano.
Venga - Mi guida nella casa, ambia, ricca, isolata, in penombra.
Mi porta fino alla camera da letto, spendendo nessuna parola.
Entriamo.
Lei è bendata, vestita solo di una rete che lascia intravedere i seni, il corpo sodo, atletico, le gambe unite in modo quasi pudico. Ci sente.
Seduta a letto, con un sedia lignea, di ...
... foggia antica, posta a 45 gradi. Un’altra sedia, meno ricca, in disparte, nella grande stanza da letto.
Lui non dice nulla, si mette su quella.
La guardo, lo guardo, mi siedo.
Avete richiesto una confessione?
Lei è imbarazzata, tiene le mani giunte e la testa rivolta verso il basso.
Qualcuno ha intenzione di parlare? Dio sente anche senza le parole.
Lei si scuote, vagamente, da un torpore che ancora non so se obbligo o eccitazione.
Si, padre, desidero confessarmi.
Non sono padre, sono un diacono. Il parroco non è adatto a questo tipo di confessioni - dico con voce dura.
Mi perdoni Diacono, perché ho peccato
Dimmi donna, di che peccati si tratta? - Non vi nego che la tensione degli incontri rallenta la mia erezione, specie di quelli più tesi. Amo il racconto per quello, perché aumenta il mio desiderio, e sono sicuro, anche il loro.
Viviamo nel peccato, Diacono. Io e mio marito, viviamo nel peccato - È lenta nel procedere, e ancora non capisco se la voce quasi rotta sia una messa in scena o pura realtà.
E quali peccati compireste, sentiamo.
Diacono, mio marito è un cuckold, un cornuto.
Ho familiarità con il concetto, il mio mondo è il peccato.
Ecco vede, per il suo piacere, sono costretta ad accoppiarmi con molti uomini, davanti a lui o addirittura in sua assenza. Questa cosa mi distrugge, finirò all’inferno.
Con il vero pentimento, ragazza, nulla è precluso. Con il giusto atteggiamento, tutto è possibile. Raccontami.
Allarga le ...