1. La confessione della hotwife


    Data: 27/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... mentre le sego con i piedi quel bell’uccello che si ritrova, e mi tocco questa figa succosa che lei già vuole, le confesso un altro peccato.
    
    Il marito, dietro annuisce, io sono tentato dall’abbandonarmi al piacere.
    
    Continua, donna - e colgo solo dopo il doppio senso
    
    Due settimane fa - dice continuando lentissima senza variare il ritmo - mio marito mi ha portata in un parcheggio. Quattro uomini mi stavano aspettando. Li ho succhiati - e mentre lo dice dà un colpo più veloce e torna lenta - leccati - di nuovo più veloce e lenta - masturbati - e infila l’indice nella sua figa bollente - e dai due più grossi mi sono fatta scopare. Prima sul cofano, uno alla volta, poi quel brav’uomo del mio cornuto ha steso nel prato di fianco al parcheggio un telo da mare, un uomo si è accomodato a terra con il cazzo duro e brillante della mia saliva, gli ho infilato un preservativo e mi ci sono seduta sopra. L’altro mi ha aperto letteralmente il culo, di colpo. Per fortuna che gli umori della mia vagina lo avevano bagnato un po’ - ride ancora mentre accelera impercettibilmente il ritmo dei suoi piedi sul mio cazzo e della sua mano tra le labbra - mentre mi scopavano in, come si dice, doppia penetrazione, gli altri due me lo mettevano tra la bocca e le labbra. Non capivo più nulla Diacono, mi hanno riempito di sborra mentre ero in ginocchio. Posizione adeguata, non trova?
    
    Il mio cazzo è durissimo e muoio dalla voglia di provare quella bocca.
    
    Qual è la mia punizione, ...
    ... Diacono?
    
    Mentre lo dice si alza in piedi, toglie la benda
    
    Carino, il Diacono, maritino. - Ormai sa che il gioco è completamente suo.
    
    Lo sai già, donna, a quanto pare.
    
    Si inginocchia e viene a succhiarmi. Gli occhi si alternano tra i miei e quelli del marito, che è tornato completamente duro ma che, dal respiro, sta per sborrare ancora. Mi prende in bocca, un’artista, mi lecca, mi succhia, mi infila un dito nel culo come nel suo peccato, mi adora il pene possedendomi completamente.
    
    Il marito sborra ancora, poco questa volta.
    
    Da lì in poi i ricordi sono confusi. L’ho scopata, sculacciata mentre la fottevo a pecora, continuava a chiamarmi Diacono mentre la fottevo con forza, a volte lento, altre veloce. Si è goduta diversi orgasmi, senza togliere la rete che la avvolgeva ma che mi consentiva di fotterle la figa, il culo, leccarle i capezzoli duri e bermi gli umori caldi.
    
    Mi ha fatto godere con la bocca, solo leccando il frenulo e guardandomi negli occhi. Una schizzata imponente, che il marito ha immortalato in una foto che regalerà loro diversi orgasmi, a cui ne sono seguite diverse. Un po’ ne ha bevuta, un po’ l’ha conservata, passeggiando e ancheggiando per la stanza, per poi riversarla sulla faccia del cuckold.
    
    Dopo averlo fatto torna, mi massaggia le cosce appoggiandosi a terra, mi sfiora il cazzo provato dai suoi e dal mio orgasmo.
    
    Diacono: parliamoci chiaro. Io pecco molto. Questa confessione deve avvenire almeno una volta a settimana. Voglio essere in pace ...