1. Tutta colpa della pubblicità


    Data: 27/10/2018, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: EroticiRacconti

    ... la mia fica bagnata. Mi strusciai su e giù lentamente su quel pezzo di marmo per una decina di secondi. E finalmente le sue mani liberarono quella meravigliosa porzione del suo corpo. Mi era già capitato qualche volta di intravedere la sua forma, attraverso il costume da bagno, ma ora che lo avevo sotto di me lo volevo DENTRO di me. Mi sollevai un poco, lo presi in mano e lo indirizzai alla mia fica. Con un movimento improvviso, papà me lo spinse dentro in un solo colpo. Sentii un male terribile, perché era davvero grosso, e uno grosso così non era mai entrato dentro di me. Tra l'altro non avevo poi tutta questa esperienza. Mi era capitato qualche volta di fare del sesso con un mio amico, lo stesso con cui avevo perso la verginità anni prima, ma non era capitato che tre o quattro volte in tutto e mai senza preservativo. Non avevo mai avuto un ragazzo, e quelli con cui ero uscita non erano mai arrivati fino a questo punto. Non avevo mai sentito quel bisogno impellente di sentire un uomo dentro di me. Non fino a quel momento. Quando sentivo la necessità di sfogarmi, ricorrevo all'autoerotismo. Non ero una di quelle che andava col primo che capita, ma con lui era diverso. Papà mi mise sotto di lui. — Diamine… come sei stretta, Becca! È una meraviglia… Che sensazioni che mi fai provare! — disse quando fu tutto dentro di me. Poi prese a muoversi dentro e fuori dalla mia fica, sempre più rapidamente. Il suo cazzo nudo sfregava velocemente contro le pareti della fica, infuocandola ...
    ... col suo movimento. Mi sentivo bruciare dentro, sia per la bramosia che per l'irritazione provocata. Quello che stavo provando in quel momento non si avvicinava neanche lontanamente al ricordo che avevo di quando avevo fatto sesso col mio amico. Forse era perché eravamo entrambi giovani e inesperti. Forse era che il mio amico non aveva un cazzo così grosso. O forse perché ora lo stavamo facendo "nature", senza profilattico. Non so davvero. Le sensazioni che papà mi provocava, col suo rapido movimento dentro e fuori da me, erano così intense… Papà si muoveva sempre più rapidamente. Mi girava la testa, sia per l'emozione che per il respiro veloce. Mi sembrava di avere la testa sott'acqua. Andò avanti per una decina di minuti ancora a sconvolgermi la fica col suo cazzo durissimo, poi, d'improvviso, papà si bloccò in profondità dentro di me, fece un “ah” pieno di soddisfazione con la testa ripiegata all'indietro, poi riprese a muoversi molto lentamente, per poi smettere del tutto. Si staccò da me e si distese al mio fianco. Il suo respiro era molto più accelerato del mio. Il suo torace sembrava un mantice, talmente si muoveva su e giù. Pian piano riprese a respirare normalmente e mi guardò. — Non diciamolo a nessuno, eh?, quello che abbiamo fatto. D'accordo? Non avevo il coraggio di parlare, perciò annuii. Mi diede un paio di leggere pacche sul ginocchio, raccolse i suoi pantaloni ed uscì dalla mia camera. Quando mi ripresi abbastanza da riuscire a camminare dritta, andai in bagno. ...