1. Storia di un ragazzo. cap. 9 - andrea, la vendetta e l'epilogo


    Data: 27/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marmarpe, Fonte: Annunci69

    ... via. Marco inviò subito un sms a Federico:" LUI ha accettato la proposta. Confermiamo per domenica sera o te la stai facendo sotto ed hai già cambiato idea?". Dopo pochi secondi arrivò subito la risposta di Federico:" Evidentemente non mi conosci bene. Io non ho paura di niente e di nessuno. Domenica sera ci sarò.". Marco andò a letto soddisfatto e si addormentò. Il mattino seguente Marco fu svegliato dal campanello di casa sua. Aprì gli occhi, buttò un occhio alla sveglia e vide che erano già le undici. "Ma chi è che rompe stamattina. Anche quando non lavoro e ho la possibilità di dormire devono rompermi i coglioni!", pensò. Si alzò dal letto parecchio incazzato ed andò ad aprire. "Ciao" disse la persona al di là della porta. Marco sgranò gli occhi e riconobbe Andrea, il ragazzo che lavorava alla pompa di benzina e che aveva partecipato al giochetto organizzato da Federico qualche sera prima. "Ciao", rispose. "Scusami se sono venuto a disturbarti fino a casa, ma non avevo il tuo numero e non sapevo come contattarti", continuò Andrea. "Tranquillo, non c'è problema, accomodati" Andrea entrò e Marco lo fece sedere. Gli offrì da bere e poi gli chiese:"Allora, dimmi tutto!". "Beh, in realtà sono venuto a scusarmi per l'altra sera. Sono stato uno stronzo. È che quando Federico mi ha proposto la cosa ho tentennato a lungo. Ma poi non volevo perdere l'occasione di fare sesso con te e quindi ho accettato. Ma ho sbagliato." Disse Andrea. Marco guardò bene Andrea è pensò a quanto ...
    ... fosse bello. Fissò i suoi occhi marroni. Di un marrone intenso. Poi sospirò e gli rispose:" Ma no, dai, tranquillo. In fondo ti sei stato il più carino e il meno duro l'altra sera". Andrea si imbarazzò, si portò una mano sulla testa e disse:"Ma ti ho pure pisciato dentro!". Marco lo vide arrossire e gli sorrise. "Ti dico la verità, farlo con te mi è piaciuto. Sul serio. Non sentirti in colpa". "Oddio, grazie, mi sento sollevato, temevo che non volessi più parlarmi né vedermi". "Non ho mai pensato di non volerti più vedere" rispose Marco. "Ok, allora adesso devi darmi la possibilità di riacquistare qualche punto ai tuoi occhi: stasera vieni a cena con me? Offro io!" Disse ancora Andrea. "Non ce ne sarebbe bisogno, perché ti ho già detto che non ce l'ho con te. Però accetto volentieri perché mi va di cenare con te", gli disse marco sorridendo. Si diedero appuntamento per quella sera e alle nove e mezza erano già seduti insieme al tavolo di un ristorante del centro. Lo aveva scelto Andrea e Marco pensò che la scelta fosse proprio azzeccata: luci soffuse, musica in sottofondo e poi lui, Andrea: indossava una camicia bianca ed un paio di jeans, aveva i capelli un po' scompigliati e la barbetta incolta e, soprattutto, aveva gli occhi più belli che Marco avesse mai ammirato. Mangiarono e fecero una passeggiata sul lungomare, parlando per tutta la sera. Si raccontarono le loro vite e a Marco sembrò di conoscere Andrea da sempre. Restarono seduti a lungo su una panchina, fino a quando ...
«1234...»