Io e simone
Data: 30/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: freek1977
... momenti più duri, quando piangevo tutti i giorni per la fine della mia storia d’amore, ma dall’altro provavo ancora per lui una forte attrazione fisica e un grande desiderio di farci sesso.
Appena comunicai la mia volontà al diretto interessato, ricevetti una risposta che fu quasi una doccia gelata: non si trovava più a Roma, ma era tornato a Palermo, nella sua città Natale e non era neanche più single; si era fidanzato addirittura con una ragazza, poiché il mondo gay lo aveva deluso. Non sapevo più che fare: ero sempre più in bilico tra essere per lui un vero amico, lasciando da parte il desiderio sessuale, o cercare in tutti i modi di incontrarlo e farlo mio, almeno per un giorno o due.
Nel frattempo mi arrivò un regalo dal mio operatore di telefonia mobile: un mese di chiamate gratis e, approfittando di ciò, cominciai a chiamarlo regolarmente; chiacchieravamo di tutto, stavamo al telefono per ore, raccontandoci cose che probabilmente non avevamo detto a nessuno. Ormai era il mio confidente maggiore, ogni volta che avevo un problema ne parlavo con lui e anch’egli mi parlò della sua situazione, un po’ particolare, che stava vivendo con un suo amico.
Lui e il suo amico si vedevano praticamente tutti i giorni e spesso uscivano in tre, ovvero loro due e la fidanzata di Simone ed erano un terzetto molto affiatato. Da qualche tempo, però, questo amico lanciava a Simone dei segnali che egli recepiva come inequivocabili: sguardi piuttosto appassionati, brividi ad ogni ...
... suo abbraccio, sms sul cellulare (e post su Facebook) in cui tra le righe si leggeva che l’amicizia poteva trasformarsi in qualcosa di più.
Non riuscii ad essere lucido, la gelosia cominciava ad impadronirsi di me: finché si trattava della sua fidanzata non potevo fare niente, non volevo certo intromettermi in una coppia felice, ma adesso c’era un terzo incomodo e dovevo intervenire.
Al solo pensiero di Simone tra le braccia del suo amico, il sangue mi ribolliva: non potevo permettere che ciò avvenisse, lui era mio e di nessun altro.
Mi misi subito in azione: cominciai a cercare il modo più veloce ed economico per andare a Palermo e quando fui sicuro di quale fosse l’aereo da prendere, gli orari, la spesa e tutto il resto, comunicai a Simone che sarei andato a trovarlo. Egli fu sorpreso della mia decisione, soprattutto perché non gliene avevo mai parlato in modo chiaro, al massimo gliel’avevo buttata là come battuta, ma mi disse subito di sì, aggiungendo che mi avrebbe ospitato a casa sua.
Ero al settimo cielo, prenotai il primo volo per la Sicilia con la certezza che avrei fatto di tutto per andare a letto con lui, ben consapevole che avrei potuto mandare in frantumi un’amicizia ormai solida e importante. Quel viaggio in aereo durò un’ora o poco più, ma a me sembrò interminabile: per tutto il tempo fui preda di un turbinio di emozioni contrastanti, non sapevo se stessi sbagliando o se stessi facendo la cosa giusta e, soprattutto, non sapevo come Simone avrebbe ...