Io e simone
Data: 30/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: freek1977
... reagito alla mia proposta.
Quando scesi dall’aereo lui era là, ancora più bello di come lo vedevo in fotografia e con quell’aria di chi ci sa fare parecchio, soprattutto a letto, che a me faceva impazzire: lo abbracciai forte e in quel preciso istante decisi che lo volevo, doveva essere mio, a qualsiasi costo.
Nel pomeriggio mi fece fare prima un giro per Palermo e poi nella sua città, un piccolo paese non distante dal capoluogo e la sera mi portò a cena con le persone più importanti della sua vita, ovvero la sua ragazza e il suo amico. Ero lì, di fronte al mio rivale e non riuscivo a far altro che pensare a quanto fosse fortunato a vedere Simone tutti i giorni, a poterlo stringere e addirittura baciare.
Come avrei voluto essere al suo posto… Io avrei sicuramente agito in modo diverso, non avrei avuto tutte le remore che aveva lui e mi sarei buttato fra le braccia di Simone; sì, esatto, loro due non avevano ancora fatto l’amore ed io ero lì per batterlo sul tempo.
Non importa se dopo si sarebbero messi insieme o avrebbero fatto sesso per tutta la vita di nascosto dalle reciproche mogli, io dovevo arrivare prima e fare sesso con Simone. Ormai era diventata un’ossessione, non mi era mai capitato prima e non sapevo spiegarlo: di bei ragazzi in chat ne avevo conosciuti, ma lui era l’unico che mi facesse questo effetto; forse era dovuto alle sue dimensioni, dato che un giorno mi disse di avercelo intorno ai 20 cm, ma non volevo credere che fosse solo una questione ...
... di grandezza.
Dopocena rimanemmo a parlare: io raccontai un po’ della mia storia, ed essi fecero lo stesso; a fine serata Simone accompagnò a casa la sua ragazza e anche il suo amico e rimanemmo finalmente soli. Con mia grossa soddisfazione scoprii che dormivamo nella stessa stanza: pensai che fosse fatta, che lui fosse già mio, dovevo solo provarci un po’ e tutto sarebbe filato liscio.
Non andammo subito a letto, ma rimanemmo a chiacchierare un altro po’ e quando egli mi disse che era felice di aver conosciuto un amico vero come me, scoppiai in un pianto dirotto: come potevo essere un amico vero, se l’unico scopo della mia visita era quello di fare sesso con lui? Non riuscivo a guardarlo negli occhi, mi sentivo un verme: avevo tradito la sua fiducia e gli confessai di getto tutte le mie emozioni e i sentimenti che provavo per lui, supplicandolo di perdonarmi se non ero stato l’amico che lui pensava che fossi.
Per tutta risposta egli si avvicinò e mi baciò, e a quel punto io non seppi più resistere: ricambiai il suo bacio, che sicuramente era partito come un bacio amichevole, con molta passione, mordendogli leggermente le labbra e sfiorando con la lingua la sua.
Il bacio stava diventando sempre più profondo, io cominciai a scivolare verso il basso, e alla fine lui fu completamente sopra di me; era bellissimo, sentivo il suo corpo contro il mio, le mie mani continuavano ad accarezzarlo dappertutto, con vigore, facendogli percepire la mia eccitazione. Iniziai a ...