1. Con aldo non si sbaglia mai


    Data: 30/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: BlackInk

    Ero in un periodo di estremo stress. Il lavoro girava bene ma mi faceva correre come una trottola. I clienti mi tormentavano. I fornitori andavano tenuti sotto pressione perché altrimenti ti mettevano in coda. Moglie e figli ci mettevano del loro per non farmi arrivare la giusta aria ai polmoni. Sbottavo ad ogni minima cosa e rischiavo davvero un esaurimento nervoso.
    
    Decisi di prendermi qualche giorno di riposo. Ben conscio che non se la sarebbe bevuta ma avrebbe ugualmente fatto finta di niente, rifilai a mia moglie la solita scusa di un meeting di lavoro e mi diressi a Riva del Garda. Da tanto, troppo tempo non mi concedevo qualche giorno insieme a Aldo. Avevo voglia di chiacchierare con lui, di stare con lui, di farmi coccolare dalle sue dolci mani.
    
    Adesso sono in macchina e mi sembra che la strada non finisca mai, che i chilometri corrano troppo lenti. Vorrei pigiare sul gas per arrivare a destinazione il più in fretta possibile.
    
    Finalmente l’uscita indica Rovereto Sud. Sono a pochi chilometri dall’arrivo. Non sto più nella pelle.
    
    E nelle palle.
    
    Lascio la macchina al parcheggio appena fuori dal centro di Riva. Respiro l’aria fresca del lago. Nonostante sia autunno il cielo è terso, il sole splende e i suoi raggi dorati riverberano ogni cosa. Mi sento già meglio.
    
    Cammino qualche minuto e mi lascio ammantare del fascino di questa piccola città. Mi piacciono i borghi italiani. Ogni angolo nasconde una meraviglia. Sento i profumi dei negozi, il panettiere, ...
    ... il fioraio, il macellaio. Così sono le città che vorrei vedere ovunque.
    
    Aldo mi accoglie in vestaglia, come sua abitudine. So che sotto non porta nulla e questo accende già i miei pensieri.
    
    “Giorgio, che bella sorpresa mi hai fatto!!! Da quanto non ci vediamo!!!!” mi salta al collo e mi abbraccia. “Ti vedo un po’ tirato. Hai bisogno di riposo, nevvero?” Mi invita ad entrare e mi accompagna in camera. “Mettiti in libertà. Io ti aspetto in salotto.”
    
    Mettersi in libertà, per Aldo, significa mettersi nudi come mamma c’ha fatto. In casa sua non si può fare altrimenti. È un naturista convinto, oltre che gay tutto d’un pezzo.
    
    Mi spoglio e mi presento in salotto. Ho sempre qualche difficoltà nel restare nudo, non tanto per l’imbarazzo o vergogna, questi sentimenti sono lontani da me mille anniluce, ma quanto per non saper dove mettere tutti gli ammennicoli che ci portiamo dietro, cellulare, chiavi di casa, della macchina, portafogli, portamonete. Forse è proprio questo il vero spirito naturista: spogliarsi di tutto quanto nel vero e proprio senso della parola, abbandonare ogni oggetto che ci tiene legati alla frenesia della vita, ogni feticcio che ci incatena al passato.
    
    Trovo Aldo in tenuta adamitica, seduto sul divano di pelle. Le tende tirate sono leggere, lasciano passare la luce del giorno ma impediscono di vedere dall’esterno. L’ambiente è luminoso, mi sento sollevato. Sul tavolino c’è una bottiglia di vino bianco, salatini e pezzetti di focaccia.
    
    “Vedo che sei ...
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