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Con aldo non si sbaglia mai
Data: 30/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: BlackInk
... precipita fuori. Cerco di seguirlo dietro la vetrata e la gente che affolla la piazza. Lo perdo nel buio della sera. Mi domando chi o cosa abbia visto da farlo schizzare così in fretta e lasciarmi solo. Rientra dopo qualche minuto tenendo per mano un ragazzo coi capelli neri pettinati in un lungo ciuffo e gli occhi di ghiaccio. Veste pantaloni oversize, anfibi neri slacciati e un giubbotto di lana che lascia intravedere una canottiera bianca slabbrata. Aldo lo presenta come Niki, fotografo austriaco in Italia per conto di una rivista turistica. In due mesi deve scattare fotografie delle più belle zone del lago di Garda. Avrà 25-28 anni, bello e conscio di esserlo. Si vede lontano un miglio che Aldo ha perso la testa per lui. A me lascia un po’ indifferente, preferisco bellezze più ruspanti a queste eteree. Niki si siede al tavolo e ordina uno Spritz. Risponde con sufficienza alle domande di Aldo, io cerco di capire come gira e devo ammettere che proprio non mi gira giusto. Penso sia uno di quei piccoli approfittatori delle ricchezze altrui, quelli che ti si piazzano in casa, ti svuotano il frigo e quando non hanno più nulla da razziare spariscono nel nulla. Salvo poi ripresentarsi anni dopo per rifare la stessa scena. Spero che Aldo non decida di portarselo a casa stasera. Non vorrei offendere il mio ospite ma non vorrei trovarmi nella stessa stanza, nudo, con questo bel tipo. Non ha per nulla l’atteggiamento di chi sguazza in un’orgia. Niki racconta poco ma ...
... Aldo pende dalle sue labbra. Gli chiede e quello centellina le risposte. Adotto la tattica dell’indifferenza. Di solito funziona con questo genere di persone. Quando vedono che non hanno di che sgraffignare, alzano i tacchi e si allontanano. Mi giro verso la sala ma tengo le orecchie tese sulla discussione dei miei compagni. Faccio scorrere gli occhi sui presenti. Una bella fauna da bar del centro. Mi piace questo ambiente anche se non tutti quello lo frequentano mi piacciono. Spesso s’incontrano tipi supponenti o tipe che se la tirano. Fanfaroni a cinque stelle e streghe ubriache di botox. Ma nel marasma ci sono anche persone con cui è bello passare le serate. Inizio un gioco di sguardi con una quarantenne seduta al banco insieme ad altre amiche. Questa fascia è la mia preferita. Di solito sono sposate con mariti che passano le serate sul divano oppure al calcetto, al bar; sono stanche del solito sesso ma non osano confessarlo al consorte; vorrebbero osare ma il loro ruolo di moglie e madre glielo impedisce. Molto probabilmente è la paura di essere giudicate delle sgualdrine a frenare questo loro impeto. Però quando escono da sole, se sai come far leva, ti sei trovato una macchina da sesso sfrenato. E la cosa bella è che non ti chiedono un domani; basta loro che le hai spaccate a metà, che le hai coperte di sborra, che hai fatto loro gridare un paio di orgasmi. So che non me la potrò portare a letto stasera, non farei mai uno sgarbo del genere ad Aldo. Mi basta ...