Con aldo non si sbaglia mai
Data: 30/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: BlackInk
... felice di vedermi.” dice Aldo indicando il mio pene barzotto. Girare nudo mi fa sempre questo effetto all’inizio, dopo mi si calma.
“Sì, la tua presenza è un toccasana per me.” afferro un bicchiere e lo sollevo per brindare. È fresco e profumato come le valli di queste terre.
Chiacchieramo di quello che ci è capitato in tutto il tempo in cui non ci siamo visti. Gli racconto del lavoro, della famiglia, delle gioie e dei dolori. Lui mi stuzzica con le sue avventure di libertino impenitente, mi narra delle sue passeggiate fra i boschi, degli artisti che ha scoperto e dei buoni affari con la galleria d’arte.
Sono contento per lui. Ha un gusto e un fiuto infallibili. Sa come muoversi nel suo campo. Credo sia il migliore.
Dopo qualche minuto mi abituo al fatto di essere nudo, mi sento libero, sento l’aria sulla mia pelle, il cuoio del divano attaccato alle mie cosce. Non ha torto il mio amico Aldo!
“Mi prepari il tuo risottino alle mele?” chiede il mio anfitrione.
È uno dei miei cavalli di battaglia. Adoro preparare i risotti e se poi si parla di ingredienti a chilometri zero, allora diventa una goduria.
“Certamente. Per te questo e altro.” mi alzo dalla sedia e mi dirigo in cucina. Aldo mi segue. So cosa vuole fare. Apre un cassetto e sfila un grembiulino da cucina nero con il bordo bianco. Sono coperto sul davanti, anche se mi arriva appena appena al bacino, ma ho la schiena e le natiche completamente nude.
“Ti adoro quando cucini, ma se indossi questo ...
... mi fai impazzire.” Dire che Aldo è un vecchio porco depravato è riduttivo, amo stare con lui perché riesco a vivere la sessualità in modo totale.
Non è facile cucinare il risotto con Aldo che continua a toccarmi il culo, ad accarezzarmi l’uccello, a fare commenti su come diventa duro quando è tra le sue mani, a complimentarsi per la mia pelle liscia, per le mie spalle tornite, a leccarmi i lobi e a cercarmi i capezzoli sotto il grembiule. Però l’opera riesce e porto in tavola due piatti di risotto guarnito con fettine di mele, bastoncini di speck croccanti e foglioline di timo.
Aldo mi chiede di tenere il grembiule anche durante il pranzo.
Dopo il caffé e l’ammazza-caffé Aldo non ce la fa più, mi si getta ai piedi e inizia a succhiarmi il cazzo. “Sei sempre un bel manzo.” mi dice tra una pompata e l’altra. “Mi fai schizzare il cervello dalla voglia.” e giù a sbocchinarmi. “E mi fai schizzare non solo quello.”
Sa quello che fa in fatto di orale. Lavora con la lingua e con le labbra, si aiuta con la mano e accarezza i coglioni, si spinge verso il culo e mi stuzzica il buco. Lo devo fermare per non lasciare il mio seme così in fretta.
Lo sollevo per il mento e lui mi fa un verso lascivo con la lingua. La vedo lucida dalla saliva e dal mio pre-cum. Decido di restituirgli il favore. Lo faccio mettere in piedi e m’inginocchio davanti ai suoi piedi. Il suo uccello punta verso il soffitto. La cappella brilla rossa, carica di desiderio. Afferro l’asta con la mano e mi ...