1. Mia cognata


    Data: 01/11/2018, Categorie: Etero Autore: suve

    ... profondità. Le nostre bocche non riuscirono più a trattenere i gemiti e, nel momento in cui sentivo Simona godere e mi apprestavo a farlo anche io, vidi distintamente gli occhioni di Barbara che ci fissavano lucidi.Poi Simona andò in bagno a lavarsi e io le diedi il cambio poco dopo. Rientrando nella stanza vidi le due donne dormire apparentemente e, appagato almeno per il momento, mi stesi risprofondando quasi subito in un sonno profondo.Non ebbi modo di parlare con Simona per chiederle se anche lei avesse visto la sorella sveglia, né me ne preoccupai. In fondo forse era meglio così, io l�avrei tenuto per me, Barbara non avrebbe mai saputo che l�avevo vista e Simona poteva continuare a ignorare il fatto.Niente di tutto questo.La notte dopo Simona mi cercò ancora. Ancora ripetemmo i gesti della notte prima e ancora vidi Barbara scrutarci. Solo che questa volta non si limitò a quello. La vidi distintamente scoprirsi, allargare le gambe e correre con una mano al ventre mentre ci guardava. Anche Simona se ne accorse, non poteva essere altrimenti visti i gemiti che, a quel punto, emettevamo tutti e tre. Invece di fermarsi spinse più forte il culetto contro il mio inguine cercando una penetrazione più profonda, la sua mano sostituì la mia sul clitoride e i gemiti e mugolii non ebbero più sordina. Stavamo facendo l�amore davanti a sua sorella, guardandola che si masturbava mentre lei guardava noi, e nessuno dei tre aveva intenzione di smettere, quasi in una corsa a chi godeva ...
    ... prima. Spettatori e spettacolo insieme continuammo per diversi minuti fino a godere tutti e tre. Poi, nel rilassamento seguente, ci fu spazio per le parole.- Scusatemi, non ho resistito e��. &egrave tanto che non sto con un uomo. �- No, scusaci tu, non dovevamo fare tanto rumore svegliandoti �- ����.siete bellissimi quando fate l�amore. Vi invidio �La confessione uscì con tono ammirato e sensuale dalla bocca di Barbara facendomi imbarazzare un poco. -Simona allungò una mano carezzandole una guancia.- Povera cara. Ti manca tanto eh? �Barbara non rispose, ma una lacrima le corse lungo la guancia, prontamente asciugata da Simona che poi la strinse a sé.Ci addormentammo così, loro due abbracciate e io, di lato, frastornato da quel che era appena successo.Il giorno dopo non ne parlammo, e io mi accorsi che aspettavo con trepidazione la sera, il momento in cui saremmo andati a letto. Dovetti ammettere con me stesso che guardare Barbara e l�essere guardati da lei mi dava un che di eccitazione in più, e che speravo che la scena si ripetesse ancora.Così fu, e che fosse nelle intenzioni di tutti divenne evidente quando, per metterci sotto le coperte, Sia Simona che Barbara evitarono pigiami e camice da notte, così come io mi esposi tranquillamente, già a metà strada verso l�erezione, quando mi spogliai.Non fingemmo nemmeno di addormentarci. Subito Simona allungò la mano dietro di sé raggiungendo il mio uccello e massaggiandolo per portarlo alla piena erezione. Io, eccitato oltre ogni ...
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