Mia cognata
Data: 01/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: suve
... nonnulla per rendere la nostra vita insieme un inferno.- Tu devi solo stenderti e collaborare amore mio. Su, sdraiati mentre lo faccio tornare duro per lei �Ciò detto mi tirò fino a che non fui sdraiato sul letto, Barbara ancora in un angolo, Simona china sopra di me con la bocca che ingoiò completamente il mio uccello ancora quasi a riposo.Le bastò poco per eccitarmi nuovamente, e ancora non ero convinto che facesse sul serio.Invece poco dopo, ottenuto ciò che voleva, mi lasciò facendosi da parte.- Tocca a te ora tesoro, fallo diventare durissimo e poi���.sai cosa fare. �Immobile, stupefatto, vidi Barbara prendere il posto della sorella, stringermi l�affare tra le mani scuotendolo un poco prima di avvicinarsi con la bocca, far uscire la lingua come in un assaggio e poi racchiuderlo tra le labbra per un lungo, lunghissimo istante.- Finalmente���. mi sei mancato��.. mi sei mancato �Parlava e lo baciava, lo leccava, lo vezzeggiava. Era un discorso tra lei e lui a cui assistevo come in trance. Simona osservava entrambi con gli occhi lucidi.La bocca di Barbara era calda, la sua gola accogliente quando provò a prenderlo tutto dentro, la sua lingua morbida scivolava lungo l�asta toccando tutti i miei punti sensibili. Non pensai più alla situazione allucinante ma solo a godermi i suoi tocchi e poi, quando mi salì sopra, il calore della sua micina che lentamente scendeva avvolgendomi.- AAAHHHHHH�� sei strettissima �Non potei trattenermi dal parlare. Mi sembrava di fare l�amore con ...
... una vergine, il mio piacere era al limite del dolore. Lei, con aria concentrata, non si fermò fino a che il suo inguine non fu a contatto con il mio, il mio uccello completamente dentro di lei. Sospirò brevemente prima di fare forza sulle gambe e sollevarsi facendolo uscire per metà. Poi si lasciò cadere di colpo riprendendolo tutto dentro.- AAAAHHHHHHHHH���. LO SENTO��� LO SENTO TUTTO���.. MMMMHHHHHHHH �Un sorriso estatico le illuminò il viso. Prese a muoversi su e giù, poi scese ancora fagocitandolo e mosse solo le anche avanti e indietro, veloce, sempre più veloce.Di fianco a noi Simona, a gambe spalancate, si masturbava, gli occhi febbricitanti, la bocca semiaperta da cui usciva, a tratti, la punta della lingua.Non mi rimaneva molto ormai, ero al limite della resistenza, troppo forti le sensazioni che Barbara mi dava mentre si muoveva freneticamente sopra di me, stringendosi i seni e gemendo forte. Strinsi i denti e solo quando Barbara urlò il proprio piacere, cadendo all�indietro immobile, senza forze, la presi per le anche iniziando a muovermi io.- NON VENIRLE DENTRO! �L�ordine perentorio di Simona mi colpì come una frustata. Uscii subito dalla micina accogliente di Barbara e ristetti così, l�uccello dritto come un fuso attaccato al suo pube, non sapendo cosa fare, i lombi che si contraevano spasmodicamente. Risolse Simona chinandosi in avanti e prendendomelo tra le labbra, muovendo velocissima la mano sull�asta per i pochi secondi necessari al mio piacere. Le godetti in ...