Il segreto della biblioteca. L'inizio della storia
Data: 01/11/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Tibet
... ribadisce Miro, il fratello, lo guardo, il suo aspetto è ambiguo, un po’ androgino, maschio si… ma ha anche dei tratti femminei, come le labbra. -Bene… sono d’accordo anch'io che tu sia attraente, Victor, il che non guasta mai, ora manca il benestare di nostra madre ma non ci dovrebbero essere problemi, ragazzi… mostrate a Victor la sua stanza-. I ragazzi mi precedono, noto la rotondità del fondo schiena di Anais e i glutei raccolti e muscolosi del fratello, saliamo una rampa di scale, aprono una porta e mi fanno entrare. -Ecco la tua stanza. C’è il bagno, per ogni tua necessità rivolgiti ad Anita o a noi, cercheremo di fare del tuo soggiorno un periodo indimenticabile…- Sorrido ma sento sta dicendo sul serio. -Grazie, siete molto gentili e anche bellissimi, per contraccambiare il vostro complimento di poco fa…-. -Ora andiamo…-. -Io vorrei tornare in biblioteca…-. -Puoi fare tutto quello che vuoi, se vuoi qualcosa chiamaci, siamo a tua completa disposizione per ogni cosa. Siamo in giro o nella nostra stanza che è quella proprio di fronte alla tua -. Dormono nella stessa stanza? Magari nello stesso letto? Inizio a pensarci e mi agito, mi eccito. Queste cose mi fanno perdere la testa. Torno in biblioteca e prendo un altro volume e mi perdo nel suo esame, nel tardo pomeriggio torno in camera. Provo il materasso, guardo dalla finestra che da sulla piscina al momento deserta, in bagno mi spoglio e faccio una veloce doccia, mentre sono sotto l’acqua penso ai due gemelli che dormono ...
... assieme e mi eccito. Ho un accenno di erezione non completa. Cerco l’asciugamano ma non c’è, poi si apre la porta ed entra Anita, porta in braccio un set di asciugamani e le lenzuola per il letto. -Scusi, ho bussato ma non mi ha sentito, torno più tardi…-. -Ma no… Anita, è lo stesso… arrivi in tempo, mi allunghi un asciugamano per favore? Sono sotto la doccia…-. Entra in bagno. -Ecco…-. Prendo il telo dalle sue mani, il suo sguardo passa sul mio corpo e si sofferma sul mio ventre, non è uno sguardo di sfuggita ma un vero e proprio esame. Questo solletica il mio ego, mi fa piacere il suo sguardo aperto di approvazione, ora l’erezione è completa, mi metto in mostra dato che vuol vedere. Vorrei prenderla, tirarla nella la doccia e scoparla contro la parete ma non succede altro, mi trattengo. Mi rivesto e torno in biblioteca mentre lei fa il letto. Passa il tempo, entra Miro e mi avvisa che mi aspettano per la cena. Li raggiungo e mi scuso. -Puoi mangiare con noi o a tuo gradimento mangiare quando desideri, basta chiedere a Anita…-. Ha avvisato la madre che ancora deve decidere, presume che sarà d’accordo con la mia proposta ma si riserva di darmi la conferma. Passo la serata nella biblioteca, dovrei procedere nel mio lavoro, catalogare… fare un elenco ma sono assorto nell'esaminare una specie di catalogo di oggetti sessuali dell’epoca per donne, ricordo che già dai tempi di Ippocrate si credeva che la mancanza di attività sessuale nuocesse alla salute delle donne nubili che non ...